Casaluce. Deleghe assessoriali, Tatone: “Le tratterrò tutte in capo alla mia persona”
“La mia maggioranza sconta solo i postumi di una campagna elettorale nella quale ognuno si è sentito libero di seguire le proprie inclinazioni. Se fossi stato vendicativo, avrei potuto esercitare le mie prerogative e castigare qualche “ribelle”. Ma la mia conduzione è stata sempre improntata alla massima democrazia e lo dimostra il fatto che ognuno si è sentito libero di scegliere come muoversi senza temere eventuali future rappresaglie. Per quanto riguarda la richiesta di maggiore partecipazione che avanzano i consiglieri con la loro dichiarazione, la accolgo di buon grado. Avevo ritirato le deleghe agli assessori per attuare una necessaria rotazione. Invece, le tratterrò tutte in capo alla mia persona”. Così il sindaco Antonio Tatone interviene e chiarisce sul ritiro delle deleghe assessoriali e sulla nascita del gruppo indipendente ‘Casaluce Città’ di cui fanno parte cinque assessori di maggioranza.
“Da ora in poi delegherò gli assessori a seguire non intere materie ma singoli progetti e di collaborare con i responsabili di area, nel rispetto delle rispettive prerogative, per assicurare la realizzazione degli obiettivi amministrativi curando anche la puntuale comunicazione del lavoro svolto, delle difficoltà riscontrate, dei tempi di conclusione – ribadisce la fascia tricolore -. Cosi agendo, credo di venire incontro alle richieste dei 5 firmatari del documento ‘incriminato’. Se, in questa prospettiva, i consiglieri vorranno garantire la loro partecipazione, chiedo loro solo di farsi avanti e di garantire la loro disponibilità assicurando che coinvolgerò direttamente ciascuno di loro”.
Poi la stoccata a chi chiede le dimissioni dopo la ‘frattura’ in maggioranza. “Mi limito a far presente che amministrare la cosa pubblica è un compito molto arduo specie se ci si trova di fronte ad un comune con il personale ridotto all’osso. Avrei preferito avere un dibattito, anche rovente, durante il consiglio comunale, piuttosto che su di un social…ma chi accusa me e la mia amministrazione, lo fa solo in questo modo, disertando ormai da mesi ogni seduta consiliare. A questo punto, preferisco dedicare al Comune il tempo che sprecherei perché sono convinto che chi strilla lo fa perché non capisce o non ha argomenti e per questo è costretto a ricorrere ad un linguaggio osceno, alle calunnie ed alle offese. Una tantum, di fronte alla grossolana ignoranza di chi si è ritagliato il ruolo di depositario della verità, di fustigatore e di capo degli ultras di una squadra di dilettanti allo sbaraglio, sento l’esigenza di impartirgli una lezioncina di buon senso prima ancora che di diritto amministrativo. E, a differenza sua, lo faccio gratis. Mi intima le dimissioni solo perché cinque componenti della maggioranza mi indirizzano una missiva nella quale, badate bene, mi rinnovano la fiducia a più riprese e chiedono maggiore collegialità. Peccato che fino a che un’assemblea ha i numeri per esprimere una maggioranza in grado di governare, chiedere le dimissioni significa ululare alla luna. Basterebbe guardare all’esperienza dei governi nazionali che, pur fra le fibrillazioni tipiche della politica, vanno regolarmente avanti. Per il resto, se qualcuno aveva messo in fresco lo spumante per festeggiare la presunta morte della maggioranza da me capeggiata, gli consiglio di conservarlo per Capodanno sperando di poterlo festeggiare liberi da vincoli sanitari (leggi qui). Cari mistificatori, non vi resta che rassegnarvi perché non solo andremo avanti ma a breve si vedranno i frutti del lavoro che questa amministrazione ha incessantemente portato avanti (nonostante il lungo periodo di emergenza sanitaria) e che si sostanzieranno in diverse realizzazioni che il nostro paese aspetta e, soprattutto, merita”.