Covid, 306 casi ad Aversa. Restano ritardi comunicazione tra ASL e Comune

“Ci allineiamo ai numeri forniti dalla Asl, pertanto ad Aversa abbiamo attualmente 306 casi attualmente positivi. Il volume di tamponi che si stanno facendo è considerevolmente aumentato, pertanto possono esserci ritardi nelle comunicazioni ed è questo il motivo per cui guardiamo ai numeri della Asl come fotografia dell’attuale situazione in città essendo loro l’autorità sanitaria del territorio”. Così il sindaco Golia.

“Va avanti comunque – ovviamente – il lavoro che fa il Comune con i concittadini risultati positivi. Un lavoro quotidiano che consiste nel sentirli telefonicamente – perchè vogliamo che percepiscano la nostra vicinanza e dell’intera città – e assisterli in ogni esigenza, dal fornire beni necessari al ritiro personalizzato dei rifiuti. Pressochè la totalità dei concittadini aversani attualmente positivi, fortunatamente, non presenta sintomi gravi e tutti stanno rispettando l’isolamento domiciliare. Siamo vicini a tutti loro e a loro va il nostro augurio di guarigione. Resta una questione che ho più volte sottolineato alle autorità e cioè il ritardo e le difficoltà nella comunicazione dei guariti, fondamentali per far calare i numeri e avere un quadro più chiaro della curva epidemiologica. Anche questo è dovuto alla notevole mole di tamponi che la Asl deve analizzare tutti i giorni. Per cercare di velocizzare il tutto si sta mettendo in campo insieme all’ Asl una possibile soluzione che mi auguro venga presto concretizzata, noi siamo a disposizione in quelli che sono i limiti delle nostre competenze. Non c’è una sola persona che oggi non soffra a causa della Pandemia, ma questo non significa cedere alla rabbia cieca e alla violenza. Ho più volte fatto l’esempio dei commercianti, i ristoratori, i bar… Costretti ad adattarsi e riadattarsi alle mille disposizioni, obblighi e restrizioni. Senza mollare, stringendo i denti. Questo è lo spirito che ci deve accompagnare in questo difficile momento. Tutti avremmo un buon motivo per sfogare la rabbia che portiamo dentro, ma siamo persone perbene e dobbiamo sempre ricordarci di esserlo. In questo momento il nemico è uno solo ed è il virus. Contrastiamolo, teniamolo fuori dalle nostre case e lontano dagli affetti a noi cari. Rimoduliamo le abitudini sulla base delle disposizioni, arriviamo al 13 novembre avendo frenato la crescita dei numeri”.

Redazione

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