Covid in Campania, scuole chiuse fino al 30 ottobre: lezioni a distanza
Il Governatore De Luca ha firmato l’ordinanza n. 79 del 15 ottobre 2020 contenente ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19. In relazione alla situazione epidemiologica esistente, sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile.
Queste le principali misure adottate:
Per il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre. In tutte le scuole dell’infanzia sono sospese le attività didattiche ed educative, ove incompatibili con lo svolgimento da remoto, e le riunioni degli organi collegiali in presenza;
Sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno;
Sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente;
Sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi;
È fatta raccomandazione agli Enti e Uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza,
A tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery senza limiti di orario;
Tali misure si aggiungono a quelle già disposte nelle recenti precedenti ordinanze, a cominciare dall’obbligo di indossare la mascherina deciso due settimane fa.
La Campania chiude le scuole
Ira della Azzolina: ‘Gravissimo’
E’ scontro sulla scuola tra governo e Regioni dopo che la Campania che ha già chiuso fino al 30 ottobre per contrastare la recrudescenza di Covid 19 e i ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che giudica ‘gravissima’ la decisione perché “in Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positvo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”.
“Se non vogliamo sacrificare la scuola – prosegue Azzolina – si può lavorare per lo smart working ancora di più. La mattina non sono solo gli studenti a salire sui mezzi. Lasciare gli studenti a casa è inaccettabile se vogliamo considerare i numeri dei contagi nelle scuole. Si devono spalmare su tutti gli altri settori le necessità sul prendere o non prendere i trasporti”, che per esempio può riguardare “un dipendente pubblico”.
Covid e scuola, Regione Campania pubblica i dati dei contagi
“Ritengo opportuno ricordare i dati a me comunicati dalla task force regionale. Oggi 15 Ottobre, i tamponi positivi registrati in Campania sono stati 1.127 su 13.780, pari all’8,1 % rispetto al 7,1 di ieri”. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca.
“Per quanto riguarda il mondo della scuola, ecco i dati riferiti a Napoli e Caserta: Asl Napoli 1: contagiati 120 tra alunni e docenti Asl Napoli 2: contagiati 110 tra alunni e docenti Asl Napoli 3: contagiati 200 alunni e 50 docenti, con circa 70 casi connessi Asl Caserta: contagiati 61 tra alunni e docenti Decine di questi contagi sono contatti diretti, e sono stato rintracciati attraverso il contact tracing”.