Covid, nel testo DPCM via la parola ‘Sindaci’ alle restrizioni anti-movida
Nel testo finale del dpcm scompare la parola sindaci per le restrizioni anti-movida. All’art.1 del decreto si legge che “delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico dopo le 21”. “La norma – ammette il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a Rainews24 – è stata smussata. Detto questo, se c’è un quartiere da chiudere lo decidono i sindaci, i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo tornare alla collaborazione massima”. “Il Governo non scarica responsabilità su sindaci”, ha aggiunto Boccia
“Il governo ha voluto scaricare la responsabilità del coprifuoco sui sindaci: non è possibile che siano i sindaci a chiudere le piazze e le vie della movida. I sindaci non possono controllare, per questo abbiamo preteso che sparisse dal testo del Dpcm la parola sindaco”. Lo ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, parlando a Radio Capital. “Non ci piacciono le ordinanze-spot: se non possono esserci controlli, la norma è priva di senso. È stata commessa una scorrettezza istituzionale, non parteciperemo più a riunioni di regia perché tanto la presenza dei sindaci è inutile. Si incontrano i ministri con i presidenti di regione e decidono in autonomia. Il governo decide senza tener conto delle esigenze locali”. ha aggiunto Decaro.”Abbiamo considerato una scorrettezza istituzionale approvare una norma di cui non si era discusso”, ribadisce Decaro a proposito del nuovo Dpcm. “I sindaci non si sottraggono alle responsabilità – ha detto Decaro – ma a noi è sembrato inserire quella norma nel decreto senza dire nulla ai sindaci un modo per scaricare la responsabilità del coprifuoco sui sindaci davanti all’opinione pubblica e devo dire l’effetto è arrivato perché da stamattina i cittadini ci chiedono quali sono le aree che dobbiamo chiudere”.
“Nel testo definitivo è stato tolto il riferimento esplicito ai Sindaci che c’era nella bozza, citato da Conte in conferenza stampa. Ma non si dice a chi competerebbero quelle misure: se ai Sindaci, ai Prefetti, ai Presidenti di Regione. Né con quali mezzi si possano attuare”. Lo dice il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. “Per chiudere una piazza con cinque vie d’accesso – aggiunge Gori – servono almeno 10 agenti. Chi li ha? Poi però, dice il DPCM, bisogna consentire l’accesso agli esercizi commerciali e alle abitazioni. Come si controlla? E se la gente si sposta e si assembra nella via accanto? Inapplicabile”.
(ANSA)