Covid, sale numero contagiati a Trentola Ducenta. Sindaco Apicella: “Dall’ASL non arrivano più bollettini precisi, difficile fare tracciamento”
“Come ormai di consuetudine vi comunico l’incremento di nuovi casi giornalieri ed ancora una volta mi ritrovo a riportare dati che non sono certamente incoraggianti. Ad oggi registriamo 193 positivi e 67 guariti. Dall’ASL non arrivano più bollettini precisi e risulta ormai per noi sempre più difficile effettuare una corretta e completa tracciabilità. A tal riguardo ci tengo a chiarire che spesso i dati comunicatici sono imprecisi e viene riportato un numero complessivo, senza indicazione dei nomi, ragion per cui talvolta non riesco a contattare tutti i nuovi positivi. Mi preme ribadire che tutte le istituzioni stanno mettendo in campo il massimo delle loro forze”. Così il sindaco Michele Apicella.
“Personalmente continuo ad informarmi giornalieramente delle famiglie in cui ci sono casi di positività più gravi e ad assicurare il massimo sostegno per tutte le situazioni di maggior difficoltà ed indigenza. La polizia municipale sta effettuando puntualmente un servizio di sorveglianza e controlli sul territorio, nonostante le unità di cui disponiamo siano ancora in numero esiguo. La protezione civile sta sostenendo tante famiglie garantendo beni di prima necessità. A tutte le forze dell’ordine ed alla protezione civile vanno il mio plauso e la mia gratitudine. Ciascuno sta adempiendo al massimo dei propri doveri e responsabilità per garantire sicurezza e sostentamento alla popolazione ma mi preme ancora una volta sollecitare ciascun cittadino ad uno sforzo collettivo. Stiamo vivendo un momento di criticità massima e dalle nostre azioni saranno strettamente dipendenti le condizioni di salute di tanti e l’andamento della contagiosità delle prossime settimane. Vi invito pertanto ad essere oltremodo attenti a rispettare tutte le norme di sicurezza, raccomando di evitare spostamenti non necessari e soprattutto qualsiasi tipo di assembramento, anche tra le mura domestiche e tra famigliari non conviventi. La tutela di noi stessi è oggi più che mai determinante per la salvaguardia di persone più fragili e potenzialmente più vulnerabili a sviluppare una sintomatologia più severa.
Confido nel senso di responsabilità di ciascuno per evitare che la situazione
possa precipitare. Siamo un grande popolo e questo è il momento di mostrare la nostra umanità e responsabilità personale e civile”.