Detenuto stacca orecchio ad agente a Campobasso

Un detenuto nigeriano psichiatrico ha aggredito a morsi quattro poliziotti penitenziari del carcere di Campobasso, staccando ad un agente un pezzo di orecchio per poi ingoiarlo. È quanto riferisce in una nota il segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo. Lo stesso negli ultimi giorni, secondo la versione fornita dal sindacalista, si è reso partecipe di altre due aggressioni nei confronti di poliziotti.

“L’episodio di oggi riapre il tema – commenta Di Giacomo – più volte segnalato da questa sigla sindacale, dei detenuti psichiatrici abbandonati nelle galere”.

Ggi fanno eco i deputati della Lega, Gianni Tonelli, segretario della commissione Antimafia, e Jari Colla, commissario Lega in Molise. “Orrore nel carcere di Campobasso. Totale solidarietà e vicinanza della Lega ai poliziotti penitenziari aggrediti. Il nostro pensiero e sostegno va a tutto il corpo della Polizia penitenziaria – aggiungono i due – costretti ad operare in condizioni estremamente precarie, senza garanzie e tutele. Spesso nelle carceri si tende a stigmatizzare la condizione dei detenuti, ma mai una parola di riguardo nei confronti degli operatori e delle forze dell’ordine, che versano in situazioni ben più gravi e precarie. A maggior ragione si rende necessario velocizzare l’esame e l’approvazione della nostra proposta di legge presentata alla Camera che prevede di collocare su tutte le divise, auto di servizio e celle di sicurezza apposite telecamere in grado di videofonoregistrare ciò che accade”.

 “Totale solidarietà ai quattro agenti della Polizia penitenziaria” di Campobasso. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e presidente della Direzione nazionale di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli: “Siamo di fronte ad un episodio agghiacciante, all’ennesima inaudita violenza da parte di un delinquente straniero, che auspico venga immediatamente espulso per scontare la pena nel suo Paese d’origine. E’ ormai evidente – prosegue – che l’emergenza sicurezza nelle carceri italiane sia sfuggita di mano al ministro della giustizia Bonafede. Per questo è arrivato il momento che intervenga direttamente il premier Conte, prendendo il posto del Guardasigilli, perché – conclude – non è capace di difendere la Polizia penitenziaria. Lo dimostra l’assenza tutt’oggi di norme adeguate e di strumenti utili alla difesa: subito taser e spray al peperoncino ai poliziotti penitenziari”.

Duro, a riguardo, anche l’intervento di Ivano Manno, portavoce sud del Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti: “Per l’ennesima volta gli immigrati nigeriani dimostrano tutta la loro predisposizione alla violenza. Adesso si è persino arrivati al cannibalismo; e scommetto che la sinistra non perderà pccasione di difendere il colpevole di un simile gesto inqualificabile, col pretesto dell’ignoranza delle leggi italiane. La verità è che si tratta di incivili, adusi a vivere allo stato brado, che vanno rimpatriati immediatamente”.

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Redazione

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