Lavoro, Ronghi: “Sblocco licenziamenti colpirà soprattutto il Sud”
“L’annuncio del Governo in merito al blocco dei licenziamenti, che non sarà prorogato dal prossimo anno, rende ancora più realistica la nostra previsione circa la drammatica perdita di un milione di posti di lavoro che colpirà, per il 70%, il Sud Italia”. E’ quanto afferma il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi.
“Il Governo ma anche le Regioni devonp agire tempestivamente per scongiurare questa catastrofe sociale adottando misure concrete ed efficaci come, ad esempio, l’abbattimento della pressione fiscale a beneficio delle aziende che annulleranno i licenziamenti e finanziamenti per sostenere gli investimenti aziendali” – sottolinea Ronghi, per il quale “a tal fine, il Governo, le Regioni e i Comuni devono coordinarsi per azzerare le tasse di rispettiva competenza a cominciare dal cuneo fiscale”.
“E’ fondamentale difendere il lavoro particolarmente nel Sud per evitare il crollo sociale e produttivo dell’Italia – conclude Ronghi – , ciò anche al fine di evitare che resti solo l’assistenzialismo del reddito di cittadinanza che, come dimostrano i dati Inps, non potrà essere sostenuto ancora per molto. Su tale tema maggioranza e minoranze politiche devono agire congiuntamente”.