Sanità, Giusti: “Default Servizio Sanitario Campano, colpa di De Luca”

“C’era una volta uno sceriffo, che insultava senza mezzi termini i Governatori delle altre Regioni asserendo che a causa della loro mediocrità, la situazione pandemica era fuori controllo, mentre la Campania si stava salvando grazie alla sua innata lungimiranza e pragmatica gestione. Il Presidente De Luca, nello scorso periodo pandemico, ha ritrovato un vigore forse smarrito in precedenza, tale nel trasformarlo in uno showman da fare invidia a chi lo fa di mestiere. Dirette fb in cui ha dato il meglio di se, minacciando di usare il lanciafiamme ed i droni per disperdere la folla ed evitare gli assembramenti. Monologhi su monologhi, manie di grandezza, assolutamente ingiustificate, strumentalizzando la tragedia epidemiologica che ha colpito in modo nefasto il nord Italia e che per mera fortuna la Campania e le regioni del sud ne sono uscite quasi indenni. Se la Campania è riuscita a contenere i contagi ed il numero dei decessi, di certo non è merito dei “diktat” del Governatore, che all’epoca era uscente, ma grazie al lockdown nazionale, previsto dal Governo, misura necessaria per evitare il peggio”. Lo dichiara Adriana Giusti, Responsabile dei Dipartimenti Ambiente e Tutela degli Animali del Coordinamento Cittadino FdI Caserta.

“De Luca con le sue parodie tragicomiche, il suo assolutismo misto al paternalismo,un vero e proprio lavaggio del cervello per i cittadini campani, ci ha guadagnato in termini elettorali. Tant’è che è stato rieletto con una percentuale quasi bulgara. Troppo facile ed indecente vincere così, facendo leva sui timori e le paure dei cittadini, raccontando mezze verità, vendendo illusioni. La situazione odierna in Campania è tragica. Nelle ultime 24 ore il numero dei contagi è arrivato a 662 positivi, su 110 posti letto disponibili in terapia intensiva, 65 sono già occupati e su 820 posti letto di degenza, 684 sono occupati. Basta fare una semplice operazione aritmetica per comprendere che siamo in piena emergenza sanitaria. Lo “sceriffo solo chiacchiere senza distintivo” cosa ha fatto di concreto nei mesi scorsi per organizzare il Sistema Sanitario Campano di cui è il responsabile? Ben poco e lo dimostrano le terribili inconcludenze. Solo ieri è stato collaudato il Covid hospital modulare di Caserta, costato svariati milioni di euro, dopo mesi sono stati disimballati i ventilatori polmonari e si è scoperto che sono dotati di comandi e sistema di allarme in lingua tedesca, lo si evince da un servizio di una nota testata online. Ovviamente in tutto questo tempo non si è provveduto neanche ad incrementare il numero del personale medico qualificato e OSS. L’indecenza più grande, sono le file che si formano davanti alle ASL di Napoli per i tamponi. I cittadini sono costretti ad andare a prendere il “numeretto” alle 3 del mattino per avere la certezza di poter essere testato. Ore di fila per ottenere ciò che è un diritto. Il paradosso è che non distribuiscono più di mille numeri giornalieri per la prenotazione. A questo, si aggiunge la totale disorganizzazione per i tamponi domiciliari per le persone in quarantena fiduciaria, che in tal modo rimangono sequestrate per settimane all’interno della propria abitazione, mettendo a rischio la propria attività lavorativa. Non tutti possono utilizzare lo smart-working. Tra le tante inefficienze, si segnalano ancora dei Pronto Soccorso come quello del Cardarelli di Napoli, dove non hanno provveduto a mettere in essere un ingresso dedicato per i malati di Covid 19, con tutte le conseguenze del caso. La Regione Campania è tra le ultime per i tamponi processati, rispetto agli abitanti ed è la Regione che per la Sanità nel precedente periodo pandemico ha speso di più. Se i risultati sono questi, l’efficienza sanitaria di cui va fiero il Presidente De Luca è solo un terribile bluff. Il Governatore, avendo le deleghe sulla Sanità e la Cultura, avrebbe dovuto mettere in atto azioni risolutive in entrambi i settori, per prevenire i disagi che i cittadini campani subiscono reiteratamente ed in particolar modo in questo ultimo periodo pandemico. Se il Policlinico di Caserta fosse stato anche in parte funzionante, avrebbe di fatto contenuto l’emergenza dei posti letto di terapia intensiva e di degenza, dando così la possibilità agli altri ospedali di svolgere le normali attività sanitarie, evitando tra l’altro di sperperare soldi per gli ospedali modulari. Il Presidente De Luca forse ha dimenticato che la nostra vera emergenza sanitaria è la Terra dei Fuochi, che miete vittime da anni e ad oggi non sono ancora stati presi dei seri provvedimenti. Risorgere dalle proprie ceneri approfittando di una delle più brutte pagine della nostra storia già è grave, strumentalizzare il tutto per avere un nuovo mandato è anche peggio, ma illudere i cittadini con false promesse è diabolico. Per poterci salvare dalla moltitudine di disastri sanitari, ambientali, culturali ed economici, il futuro doveva incominciare ieri, ma per come stanno le cose, ho difficoltà nel vedere un domani”.

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