(VIDEO) Aversa. Finisce l’amministrazione Golia
“Presenti 24, Votanti 23, Astenuti 1; Contrari 14; Favorevole 9, il Consiglio non approva”. Con queste parole, il presidente del consiglio comunale Carmine Palmiero annuncia la non approvazione del riequilibrio di bilancio. Con i numeri sopracitati, il sindaco non ha più la maggioranza: dopo 18 mesi finisce l’era Golia.
9 voti favorevoli per il bilancio, un consigliere astenuto, mentre contro votano in 14 (Alfonso Oliva, Gianluca Golia, Luigi Dello Vicario, Giovanni Innocenti, Olga Diana, Francesco Sagliocco, Roberto Romano, Giuseppe Stabile, Eugenia D’Angelo, Paolo Santulli, Maurizio Danzi, Imma Dello Iacono, Luisa Motti ed il presidente dell’Assise Carmine Palmiero). Ora toccherà al prefetto di Caserta Raffaele Ruberto a nominare un commissario per l’approvazione del documento finanziario e posì si procederà allo scioglimento dell’amministrazione comunale.
L’ultimo discorso del sindaco Golia
“Il consiglio comunale ha bocciato l’assestamento di bilancio e dunque a breve, dopo la canonica diffida ad adempiere, il Prefetto nominerà il commissario che ci porterà alle prossime elezioni. Un pezzo di maggioranza ha votato contro di noi insieme all’opposizione mettendo fine a questa esperienza di risanamento appena avviata e di cambiamento per la nostra città. In questo momento non provo tristezza per quello che è stato e per quello che è successo, provo solo un grande dispiacere per tutti voi e per la nostra amata città che ora resta senza una guida dinanzi con tutte le conseguenze che ne derivano”. Così l’ormai sindaco uscente Alfonso Golia.
“Potranno raccontarvi storie pretestuose con ragionamenti che non hanno nulla di Politico (quella con la P in maiuscolo, quella che ha il solo fine di serve la collettività)…ma la vera verità sapete qual è? Che ora hanno abbandonato Aversa irresponsabilmente nel pieno di una pandemia e con tutte le connesse criticità di ogni tipo sociale ed economico. Oltre agli altri problemi della città che stavamo affrontando, risolvendo e che ora rimarranno tali. Avrei potuto cercare accordi di palazzo, mercanteggiare poltrone e rimpasti, ma non l’ho fatto. Non è nel nostro stile e di chi ha creduto in me, il nostro unico alleato resta sempre il popolo e chi lavora solo per gli interessi della collettività come abbiamo promesso in campagna elettore. Sono andato in questo consiglio comunale senza nascondermi affinché alla luce del sole ognuno si assumesse le sue responsabilità dinanzi a tutti i cittadini, perché si può essere dissidenti su tutto ma non rispetto al buon senso. Ringrazio tutti voi per la vicinanza, l’affetto che non mi avete mai fatto mancare anche nei momenti più difficili e amministrativamente complicati. Ci vediamo presto. Come ho detto ieri in aula: i sogni si possono interrompere ma non si possono cancellare”.