Biodigestore in zona Asi, Marino: “Non dobbiamo abbassare la guardia”
“Il 3 novembre è arrivata al comune una nota da parte della Regione Campania avente ad oggetto il rilascio del provvedimento di VIA nell’ambito del PAUR relativamente alla realizzazione di un biodigestore in zona Asi, sul territorio di competenza di Gricignano d’Aversa. Il proponente di questo progetto è Ambyenta Campania che , come descritto nella nota, tratterebbe FORSU (Frazione organiza da rifiuti solidi urbani). Premesso che, fedeli al nostro programma elettorale in cui l’ambiente e il rispetto del nostro territorio sono alcuni dei pilastri fondamentali, e memori della battaglia che ci ha visti coinvolti come cittadini e come comunità per la lotta alla fabbrica della puzza di Ecotransider, abbiamo sin da subito raggiunto le amministrazioni territorialmente coinvolte per capire, innanzitutto, se si andasse tutti nella stessa direzione. In considerazione della situazione epidemiologica che stiamo vivendo, si è svolta una riunione da remoto in data 12.11 con i sindaci e i delegati all’ambiente delle amministrazioni di Carinaro, Gricignano d’Aversa, Teverola e Marcianise durante la quale abbiamo sancito unione di intenti relativamente al detto impianto. Abbiamo detto NO al biodigestore in quella sede, al netto delle valutazioni di tipo tecnico, perché non ci stiamo a continuare a consentire uno sfruttamento selvaggio del nostro territorio soprattutto a parte di industrie insalubri, in una zona industriale come la nostra che sorge vicino al centro abitato”. Così l’assessore alle politiche ambientali del comune di Carinaro, Serena Marino.
https://www.larampa.it/2020/11/29/biodigestore-in-zona-asi-fattore-teverola/
“Abbiamo inoltre presentato le nostre osservazioni alla Regione Campania in data 20.11 con riscontro avente numero di protocollo 10802, osservazioni che hanno prodotto parere negativo all’insediamento in primis perché non rispetta la normativa vigente dal punto di vista dei vincoli ambientali e urbanistici e poi perché a nulla ci serve un impianto del genere dato che l’Ente d’Ambito ha già previsto l’autosufficienza dei territori relativamente alla gestione dei rifiuti attraverso l’individuazione e la localizzazione degli impianti. (si pensi che questo impianto andrebbe a lavorare più di 100mila tonnellate di umido annue, la nostra comunità all’anno produce circa 2000 tonnellate). Abbiamo tenuto una riunione sabato scorso, sempre da remoto, con le associazioni presenti sul territorio regolarmente invitate per informarle e confrontarci sulla questione. Abbiamo richiesto, insieme alle altre amministrazioni, un incontro con il Presidente della Commissione Ambiente in Regione. Abbiamo fatto di più, abbiamo richiesto congiuntamente una convocazione di inchiesta pubblica alla Giunta Regionale della Campania ai sensi dell’art.24 bis del D. Dlgs 162/2006. Il progetto è attualmente ancora in fase preistruttoria in regione Campania, proprio ieri il Consorzio Asi Caserta ha diramato un comunicato in cui precisa di non aver effettuato alcuna assegnazione dei terreni alla Società proponente e che la documentazione in possesso del consorzio è difforme da quella trasmessa alla Regione Campania. Ma non dobbiamo abbassare la guardia! Questa amministrazione ritiene che le battaglie ambientali non abbiano colore politico, soprattutto alla luce di quarto sta accadendo nel mondo e soprattutto quando hanno come fine ultimo garantire diritti costituzionalmente garantiti quali quello alla salute (art 32). La fase in cui si trova il progetto e’ embrionale e abbiamo intenzione di coinvolgere associazioni, opposizioni e chiunque voglia darci il suo sostegno e contributo per scongiurare il sorgere di questo biomostro, a livello locale ,come comunità di Carinaro, a livello intercomunale come già stiamo facendo in stretta sinergia e coordinamento con sindaci e delegati degli altri comuni , che in questa sede ringrazio, per il lavoro e l’impegno che stanno profondendo al nostro fianco, e come anticipato prima, coinvolgendo nelle opportune sedi istituzionali, anche i nostri rappresentanti in regione e, qualora si rivelasse necessario, coinvolgeremo anche i livelli più alti. Il Governo cittadino, di cui anche io sono espressione in qualità di assessore all’ambiente, si è messo a lavoro ad una proposta di delibera per dare mandato al nostro ufficio tecnico di rappresentarci in conferenza dei servizi ed esprimere la nostra contrarietà all’insediamento che gridiamo a gran voce. Vista la tematica così importante abbiamo ritenuto doveroso includere e coinvolgere l’intero Consiglio Comunale sulla questione nell’ottica della condivisione e dell’auspicabile unicità della direzione che è quella del no al biodigestore”.