Caos sanità Calabria. Bruciati 3 Commissari in 10 giorni, Arenare: “Governo pressappochista”
Ha assunto tinte grottesche la vicenda della sanità calabrese, caratterizzata da una gestione commissariale ultradecennale ed un buco in bilancio di 160 milioni di euro.
Come se non bastasse, da 10 giorni, da quando cioè Saverio Cotticelli si è dimesso per lo scandalo legato al mancato approntamento del piano anti covid, la figura del commissario ad acta resta vacante.
Il governo, infatti, ha subito provveduto a nominarne un altro, peccato che questo si sia dimesso il 16 novembre a seguito di una ridicola gaffe sulle mascherine. A subentrargli doveva essere Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza; peccato che anche lui abbia rinunciato all’incarico prima ancora di insediarsi, per via di una grana giudiziaria.
A commentare la vicenda è Valerio Arenare, segretario nazionale del Movimento Patria Nostra, che non risparmia stoccate al governo nazionale: “Tutti e tre i commissari ad acta sono stati individuati dall’esecutuvo presieduto da Conte, dal 2018 ad oggi, e tutti e tre hanno rinunciato miseramente, travolti dagli scandali. È chiaro che si tratta di una vicenda ridicola e legata al pressappochismo del governo, che, come in ogni decisione seria, si dimostra completamente inadeguato. L’unica soluzione per sanare i problemi della Calabria, che evidentemente necessita urgentemente di un nuovo commissario, e dell’Italia intera, alle prese con un’epidemia senza precedenti, sarebbe quello che Conte e la sua squallida combriccola andassero a casa una volta per tutte”.