Casaluce. Covid, scomparsa la mamma del sindaco Tatone
“L’Amministrazione Comunale si stringe al dolore del nostro Sindaco e della sua famiglia per la scomparsa dell’amata madre”. L’annuncio fatta dall’Amministrazione Comunale di Casaluce tramite i canali social.
La donna, vittima del covid, da qualche settimana era ricoverata in un ospedale casertano.
“Sono letteralmente a pezzi e, ancora, mi rendo conto di aver perso il bene più grande che esista al mondo… Ho paura di non farcela. Ma per fortuna, la vita ti toglie ma ti da anche. Sono circondato da tantissimi affetti, da tantissimo amore ma anche da tante responsabilità. Ho fatto da padre al mio “fratellino” ed ora mi tocca sostituire la mamma anche se mi rendo conto che sarà una missione impossibile. É stata una grande tragedia che segnerà per sempre la mia vita. Niente sarà più come prima”. Così il sindaco Tatone nel ricordare la scomparsa della madre.
“Ma questo ciclone che ha investito la mia vita, mi ha fatto capire di amare tantissimo la mia famiglia e di non poter fare a meno del loro amore. Ho la grande fortuna di avere due figlie meravigliose, ed il loro amore mi darà la forza di risollevarmi nei momenti più bui che purtroppo attraverserò. Mi toccherà consolarle ogni volta che non vedranno la loro cara nonna Concetta affacciata al balcone sempre ad aspettarle con il suo sorriso accogliente ed il suo smisurato amore. Chi ho accanto, con il suo amore e con la sua maturità, allevierà questo dolore senza fine. E poi ci siete stati tutti voi. Non sono in grado di leggere niente ma mi hanno riferito di migliaia di messaggi arrivati tramite i social. Questo maledetto virus che ha strappato la vita alla mia mamma, ci ha impedito il calore di un abbraccio, una stretta di mano di condivisione per quelli che sanno che una mamma va conservata in una scatola segreta. Una tragedia nella tragedia aver visto intervenire la forza pubblica per evitare assembramenti nei pressi del cimitero. Avrebbe fatto tanto bene al mio cuore lacerato, abbracciare i tantissimi amici che hanno sostato li fuori per testimoniare la loro vicinanza. Ho intravisto, ma non ne sono certo visto che mi sentivo in una bolla, anche presenze inaspettate visto i brutti momenti che stiamo attraversando. Mi hanno riferito di una marea di manifesti. Al momento non posso che ringraziare tutti quelli che hanno avuto questo pensiero per la mia mamma. Conto di farlo personalmente appena sarò in condizioni di farlo. Vorrei ringraziare tutti, uno per uno se mi fosse possibile. Ma non posso evitare di essere grato a tutti quelli che hanno avuto modo di lavorare con lei e che mi hanno fatto sentire ancora di più quello che ho perso ma, nello stesso tempo, mi hanno reso orgoglioso di aver avuto una mamma amata non solo da noi familiari ma anche da chi l’ha frequentata. So che la sua generosità, se potesse, suggerirebbe a tutti di essere vigili e di pensare che il mostro può essere presente in tutti i momenti della giornata. Lei, era una donna precisa, attenta e scrupolosa… già prima di uscire di casa, indossava la mascherina. Per eccesso di zelo, si era isolata da diversi giorni, eppure…è successo l’irreparabile!. È la morte più atroce per un essere umano andarsene per sempre senza uno sguardo amorevole, senza una ultima immagine di un figlio o di una nipote che lei tanto amava, da portare con sé. Parlo della mia mamma ma non posso dimenticare di essere il capo di una comunità per cui non auguro a nessuno di soffrire i nostri momenti di totale smarrimento per la nostra impotenza nel non poter far niente per cercare almeno di alleviare le sue sofferenze. Vi invito ancora una volta a fare attenzione e una lunga riflessione, la mia adorata mamma ha fatto una vita di sacrifici con dignità e una morte da eremita, questo è un dolore immane! Nel ribadire la mia enorme gratitudine a tutti, devo trovare la forza di raccomandare a tutti la massima attenzione. Sembrerà la solita litania di circostanza, ma si rivolge a tutti voi una persona che non vuole assolutamente che altri soffrano le pene dell’inferno. Vi chiedo ancora una volta di scusarmi se non riuscirò a ringraziarvi singolarmente, sappiate che ho letto tutti o quasi i vostri messaggi (ne erano migliaia) e che sento tutta la vostra vicinanza. Grazie, grazie ancora e prestiamo sempre attenzione. Ciao mamma mia. Devo tutto a Te. Eri il mio orgoglio“.