Cesa. Covid, sindaco Guida: “siamo in zona rossa ma c’è ancora troppa gente in strada”
“Il bilancio di oggi ci indica un numero di positivi attuali che torna a cresce. Siamo, infatti, a 327 positivi, anche se crescono il numero dei guariti. Abbiamo diviso, come si legge nella foto allegata, i positivi per fasce di età”. Così il sindaco Enzo Guida.
“Siamo “zona rossa” da questa notte ma, con rammarico, ho notato che non tutti hanno percepito o compreso quel che significa questo provvedimento. Stamattina troppa gente per strada, nei pressi dei bar, delle piazze. I nostri vigili urbani, i Carabinieri hanno effettuato i controlli. I volontari della Protezione Civile – che ringrazio infinitamente – fino a questa sera sono stati per le vie del paese per invitare al rispetto delle regole. Zona rossa significa che è vietato qualsiasi spostamento (anche all’interno del proprio comune) se non per motivi di lavoro, urgenza o necessità. Per circolare serve l’autocertificazione, da consegnare in caso di controllo. Rimane comunque permesso svolgere attività fisica esclusivamente all’aperto (corsa, bicicletta) e attività motoria (passeggiata) in forma individuale e in prossimità della propria abitazione e mantenendo il distanziamento di sicurezza di almeno 2 metri. Bar, ristoranti e pasticcerie possono lavorare solo con il servizio di asporto (fino alle 22.00) e con la consegna a domicilio. Anche in questo caso vi invitiamo a rispettare le regole. Tra le attività aperte perché considerate di prima necessità vi sono invece, oltre a supermercati e farmacie, barbieri, parrucchieri, edicole, librerie e cartolibrerie, negozi di computer, elettronica ed elettrodomestici, di articoli sportivi e biciclette, concessionarie di auto e moto, i negozi che vendono prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona – lavanderie e tintorie -, le ferramenta, i fioristi e i vivai, i negozi di animali, ed i negozi di giocattoli e vestiti per bambini, pompe funebri. Esiste una sola regola per cercare di non prendere il virus: restare a casa ed uscire solo per ragione strettamente necessarie”.