Covid, l’attacco di De Luca a Di Maio e de Magistris: “Conte ha il dovere di intervenire”
“Se abbiamo Ministri del Governo che si mettono a fare sciacallaggio, beh, io credo che il Presidente del Consiglio abbia il dovere di non fare il Cardinale di Curia, ma di richiamare i Ministri ai doveri di buona educazione, di correttezza istituzionale e di onestà intellettuale, perché non è tollerabile che un Ministro che si metta a fare sciacallaggio sulla base per altro della più completa ignoranza”. Così il Governatore della Campania Vincenzo De Luca a Che Tempo Che Fa.
“Allora noi dobbiamo collaborare oggi con il Governo, a condizione che ognuno faccia il proprio dovere. Noi abbiamo avuto in questi mesi un’ondata violenta di sciacallaggio politico mediatico. È stato qualcosa di terribile, perché in Italia c’è ancora un filone di razzismo anti meridionale, questa è la verità che ogni tanto viene a galla. E anche perché c’è da colpire un uomo che sta in Campania, parla chiaro e non partecipa alla Massoneria, che andava colpito”.
“Per quanto riguarda l’immagine del Cardarelli è ovviamente un’immagine drammatica (guarda qui). Rinnovo il nostro cordoglio alla famiglia della vittima. Devo ricordare a tutti quanti che il 17 giugno 2020 c’è stato un morto nell’Ospedale di Milano, non se ne è accorto nessuno. Era morto in bagno, anche lì. Si faranno tutti gli accertamenti. Si individueranno tutte le cause di quella morte (guarda qui). Quello che è indegno e animalesco è che quando c’è un deceduto per terra ci sia qualcuno che ha lo stomaco di girare un video (leggi qui) e di postarlo sui social e poi di scapparsene dall’ospedale senza il parere dei medici (leggi qui)”.
“Questa decisione ha lasciato delle zone d’ombra. Quello che non ho capito io: noi eravamo in zona gialla martedì, nel giro di 72 ore siamo arrivati in zona rossa, niente di sconvolgente, ma sarebbe bene che il ministro della salute dicesse che cosa è cambiato in 72 ore perché o non avevano letto i dati il martedì o non li hanno letti il venerdì. Oppure c’è una terza ipotesi: di fronte ad un’ondata di sciacallaggio mediatico e politico, il Governo non ha retto e ha deciso di fare quella scelta. In ogni caso per quello che ci riguarda non cambia assolutamente nulla, noi ci manterremo su una linea di rigore”.