Dalla cattura di Sandokan e Zagaria a Commissario della Sanità in Calabria: chi è Guido Longo

Il Consiglio dei ministri ha nominato il prefetto Guido Longo nuovo commissario alla sanità in Calabria. La riunione del Cdm è stata lampo, durata solo il tempo della nomina.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, di concerto con il Ministro della salute Roberto Speranza, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge l° ottobre 2007, n. 159, ha deliberato la nomina del prefetto Guido Nicolò Longo a commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria.

“Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità – ha detto il prefetto Longo – come atto d’amore verso la Calabria, che é la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio”.

Originario di Catania, Longo ha 67 anni e vanta una lunga carriera prima come poliziotto e e poi come prefetto. Per oltre 40 anni ha lavorato nell’amministrazione dell’Interno, ricoprendo importanti incarichi come questore e come prefetto.

Si è laureato in giurisprudenza all’Università del capoluogo etneo ed è abilitato all’esercizio della professione forense. Vincitore di concorso, accede, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 gli viene attribuito il premio «Luigi Calabresi» quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia. Sempre nello stesso anno, viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile, successivamente, sempre della locale Squadra Mobile, ricopre l’incarico di Dirigente della Sezione omicidi, coordinando importantissime operazioni di rilievo internazionale. E’ stato a Palermo nel periodo delle stragi nel ’92, prima alla Squadra Mobile come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi e poi come vice capocentro della DIA, poi a Napoli, a Roma promosso al Servizio Centrale, a Caserta dopo la strage di Castel Volturno, poi nuovamente a Reggio e Palermo.

Fu Longo, proprio da questore di Caserta, a coordinare le indagini che portarono all’arresto dei latitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e, soprattutto, del capo assoluto del clan, Francesco Schiavone, detto “Sandokan“. Quindi la promozione a Prefetto dove ha guidato la Prefettura di Vibo Valentia dal marzo 2017 al 30 maggio 2018, quando si è congedato per sopraggiunti limiti di età. Dal 28 luglio scorso guida la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia, in precedenza sciolto per infiltrazioni mafiose.

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Redazione

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