Covid, Comitato Scuole Paritarie infanzia e primaria chiedono incontro con De Luca e Fortini

“Le Scuole paritarie sono una componente essenziale del sistema nazionale  d’istruzione, contribuendo alla realizzazione della finalità di formazione ed  educazione che la Costituzione assegna alla Scuola. Nell’attuale situazione emergenziale dovuta al Covid-19, le scuole paritarie  sono costantemente impegnate nell’adozione di ogni opportuna iniziativa per  salvaguardare il clima di proficua interazione su cui si fonda il rapporto tra  docenti, alunni e famiglie. Allo stesso tempo, le Scuole paritarie stanno profondendo, con risultati più che  soddisfacenti e rassicuranti, il massimo impegno per garantire livelli di igiene  e di salubrità dei loro Istituti che possono essere additati ad esempio nella  prevenzione del contagio da Covid 19. Le Scuole paritarie sono al contempo impegnate a garantire il diritto al lavoro  dei loro docenti e di tutto il loro personale nella consapevolezza che, quando  l’attuale emergenza sanitaria sarà terminata, ci sarà sempre più bisogno del  loro qualificante apporto professionale per continuare una necessaria  esperienza formativa basata sul merito, sull’impegno e sull’acquisizione di  competenze nuove. Lo stop forzato delle scuole e dei servizi della prima infanzia, come è noto, ha  avuto ripercussioni negative sulle condizioni psicologiche dei bambini,  inducendoli ad un vero e proprio isolamento sociale”. Così, in una nota, il Comitato Scuole Paritarie infanzia e primaria – Campania.

“Secondo una recente  indagine dell’American Health Association , che ha interessato oltre duemila  bambini, pubblicata sul The New York Times, 1 bambino su 5 ha manifestato  sintomi depressivi e stati di infelicità per via della mancata relazione con i coetanei. Ancora, secondo una ricerca pubblicata su Psychology Today, da un  periodo prolungato di desocializzazione scaturisce un deficit di attenzione e  capacità di espressione, oltre che un dannoso incremento del 55% del tempo  trascorso davanti ai dispositivi elettronici. L’isolamento a casa durante l’emergenza da Covid 19 ha già causato  l’insorgenza di problematiche comportamentali e sintomi di regressione nel  65% di bambini di età inferiore a 6 anni e nel 71% di quelli di età superiore a 6  anni (fino a 18). Questi allarmanti dati emergono da un’indagine sull’impatto  psicologico e comportamentale del lockdown sui bambini e sugli adolescenti in  Italia condotta dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Tra i disturbi più  frequentemente evidenziati, inoltre, sono stati segnalati l’aumento  dell’irritabilità e dell’ansia, oltre a quelli, ancora più preoccupanti, legati al  sonno. Dai dati emersi dal monitoraggio del Ministero dell’Istruzione , i contagi nelle  scuole sono pressoché trascurabili e, per lo più, quasi sempre contratti fuori  degli ambienti scolastici. Lo stesso Iss ha confermato che all’interno delle  scuole il rischio di trasmissione del virus è molto basso, tant’è che i  focolai, nella settimana dal 12 al 18 ottobre, sono stati pari solo al 3,5% di tutti  i nuovi focolai che si sono registrati nel Paese, e per di più con una riduzione  dello 0,3 % rispetto alla settimana precedente. Alla fine della cosiddetta prima ondata, secondo quanto riportato dai  principali organi di stampa, a causa degli ingenti danni economici subiti, il 30%  delle scuole paritarie è stata costretta a cessare definitivamente l’attività. Nel mese di settembre le scuole paritarie sono state chiamate (costrette) a far  fronte a onerosi e impegnativi investimenti per adeguarsi alle linee guida  emanate dal Ministero dell’istruzione per l’avvio del nuovo anno scolastico. Sempre nel rispetto delle linee guida emanate dal Ministero, a fronte di un  organico rimasto pressoché inalterato, le Scuole paritarie hanno inoltre  registrato la penalizzante riduzione del numero degli iscritti del 30% circa. La Regione Campania, con proprie ordinanze, è stata una delle ultime ad aprire  le scuole e la prima a chiuderle, contrariamente a quanto avvenuto ed avviene  in Italia e in altri Paesi europei quali, tra gli altri, Svezia, Grecia Germania e  Inghilterra. La stessa Francia, che lamenta un numero di contagiati più che  doppio rispetto all’Italia, ha lasciato aperte le scuole di ogni ordine e grado. Pertanto, tutto quanto sopra premesso, tenuto conto dell’esigenza di garantire la  “sopravvivenza” della stragrande maggioranza delle scuole paritarie ; delle  loro persistenti e gravi difficoltà economiche nel fare fronte al pagamento degli  stipendi, dei fitti, e a tutti gli impegni assunti per la gestione degli istituti; al fine,  non ultimo, di rassicurare le famiglie degli studenti e , inoltre, di scongiurare  anche il rischio del loro mancato pagamento delle rette; Chiediamo un urgente incontro con il Presidente della Giunta regionale della Campania e  con l’assessore all’istruzione, al fine di dettagliatamente esporre e documentare  tutto quanto sommariamente più sopra rappresentato”.

Redazione

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