Covid, i sindaci Guida e Ferrara: “Riaprire il Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Ave Gratia Plena’”
Dato per certo il ridimensionamento di reparti e personale dell’Ospedale ‘Ave Gratia Plena’, con il conseguente trasferimento di infermieri e medici al Covid-H di Maddaloni, come comunicato sui media negli scorsi giorni, il primo cittadino di Arienzo Giuseppe Guida, congiuntamente a Giovanni Ferrara, sindaco di San Felice a Cancello, ha preso una direzione chiara e netta sulla riapertura del Pronto Soccorso, come riferimento indispensabile in un territorio così esteso. Nello specifico, Guida e Ferrara, come anticipato sui social questa mattina, hanno assunto, con un post comune, una posizione unitaria nella ‘battaglia’ per riaprire il punto di Primo Soccorso nella Valle, essenziale per un bacino di utenza che conta migliaia di cittadini e pazienti. ”Il ripristino del Pronto Soccorso a San Felice a Cancello- avevano dichiarato in un precedente comunicato- è una questione mai sottovalutata, che, dopo la chiusura di quello di Maddaloni, ormai Covid Hospital da mesi, ci vede, anzi, seguire una linea comune nel sostenere e richiederne l’immediata riapertura”. Oggi, i due sindaci aggiungono che sono disposti a portare avanti altre iniziative, oltre all’iniziale appello, per ottenere non solo risposte, ma anche azioni concrete che si traducano proprio nel ripristino.
Queste le parole con cui entrambi si sono espressi, nella mattinata, sulle rispettive pagine Facebook:
“Apprendiamo dai media che nessun dietrofront è stato fatto in merito al ridimensionamento, per l’emergenza Covid, di reparti e personale dell’Ospedale Ave Gratia Plena. Di fronte a questa scelta, su cui ci siamo già espressi, riteniamo ora più che mai primario e indispensabile garantire ai cittadini un punto di Primo Soccorso, ad oggi totalmente assente in tutta la Valle di Suessola. Assumiamo una posizione unitaria, forte e decisa, per ottenere risposte che si traducano nell’immediata riapertura del Pronto Soccorso. Un bacino di utenza di quasi 100.000 abitanti non può e non deve esserne sprovvisto”.