Dimensionamento scolastico, FLC CGIL Caserta: “Non si può improvvisare: tutelare diritto allo studio”

Nella giornata di ieri, la FLC CGIL di Caserta è stata convocata, insieme alle altre sigle sindacali del mondo della scuola, dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca per discutere della nuova proposta di offerta formativa in Terra di Lavoro per l’anno scolastico 2021/2022.

“Abbiamo appreso – dichiara Gaetanina Ricciardi, segretaria generale FLC CGIL di Caserta – che non sono stati precedentemente convocati i dirigenti scolastici delle scuole secondarie superiori, direttamente interessate dalle proposte di dimensionamento sul tavolo. Come è possibile discutere di offerta formativa senza sentire i diretti interessati?”.

“In un momento in cui l’emergenza sanitaria genera già confusione e grossi problemi organizzativi, crediamo che sia di assoluta importanza coinvolgere oltre le parti sociali anche chi è in prima linea nella difficile gestione delle istituzioni scolastiche. C’è bisogno di una visione di insieme che valorizzi i vari territori, senza penalizzare nessuno, nel rispetto dell’identità formativa ed anche economica di ciascuno”.

“Si persevera – continua Ricciardi – nel condurre modalità di discussione non inclusive e discostate dal mondo reale della scuola. Come abbiamo già avuto modo di esprimere in passato, i piani di riorganizzazione e dimensionamento devono proporre un’offerta diversificata e articolata sul territorio, che agevoli l’esercizio del diritto all’istruzione e nel contempo evitare duplicazioni di indirizzi (e quindi concorrenza) minando la stabilità nel tempo della scuola”.

“Vengono presentate inoltre una serie di proposte, alcune delle quali di difficile comprensione. È il caso ad esempio di quelle riguardanti gli istituti alberghieri che stanno registrando un decremento nel numero di iscrizioni. Con quale criterio viene dato parere favorevole ad una sede distaccata a Pignataro (di cui il Presidente Magliocca è sindaco) e viene invece ignorata la città di Capua o quella di Sessa Aurunca?”.

“La modulazione dell’offerta formativa – conclude infine Gaetanina Ricciardi – non può essere improvvisata. Deve rispondere a bisogni reali, con un progetto di lungo termine destinato a preservare e difendere il diritto allo studio per risollevarci da un periodo in cui chiusura forzata degli istituti e didattica a distanza lo minano alla base”.

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Redazione

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