Napoli. Morto Cardarelli, la famiglia: “Ci hanno mentito, ammazzato con menzogna”
Non si placano le polemiche sulla morte di Giuseppe Cantalupo, l’anziano di 84 anni morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli e finito in un video che mostra il suo cadavere.
“Non perdoneremo mai quel medico, vogliamo giustizia. Spariti anche cellulare e braccialetto d’oro – E’ l’accusa di Annamaria e Patrizia, le figlie di Giuseppe -. Martedì con il 118 è stato portato all’ospedale Cardarelli. Era positivo al Covid dal 30 ottobre ma è stato sempre asintomatico. Martedì, però, non riusciva a respirare bene aveva l’emogas basso e gli avevano diagnosticato una possibile polmonite. Per questo su consiglio del medico di famiglia abbiamo provveduto a portarlo al pronto soccorso. La dottoressa che ci ha telefonato subito dopo il ricovero ha detto che era stazionario. Poi verso le 15 è arrivata un’altra telefonata e un medico ha sostenuto che le sue condizioni si erano aggravate all’improvviso e che era morto nel suo letto. Questa bugia non la perdoneremo mai. Dovevano essere onesti. Abbiamo perso la fiducia nella Sanità campana. Il video ci ha ferito come un colpo al cuore ma senza quelle immagini, non avremmo saputo la verità. Abbiamo saputo che il paziente che ha girato il filmato col proprio cellulare, aveva aiutato mio padre ad andare al bagno – racconta Patrizia – quando si è reso conto che era a terra e nessuno correva per rianimarlo e assisterlo, ha deciso di riprendere lo scempio“.
Intanto la Procura di Napoli ha sequestrato la salma e disposto ulteriori accertamenti.
“Morire così non è accettabile, era mio nonno, il mio migliore amico, e voi l’avete ammazzato, nel modo più brutale di tutti, con la menzogna”. Lo scrive su Facebook Tatiana, nipote adolescente di Giuseppe Cantalupo, l’anziano di 84 anni morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli e finito in un video che mostra il suo cadavere.
“Da vigliacchi – scrive la giovane – non hanno avuto il coraggio di dirci le condizioni in cui era stato ritrovato. Come si è ritrovato solo in quel bagno? Come ci è giunto? Non era in condizioni di giungere al bagno autonomamente. Dov’erano gli infermieri? I dottori? Dov’erano i controlli? Ma quanto siete viscidi. Neppure il riconoscimento del corpo ci hanno permesso di fare, ‘mi dispiace è covid, ora è chiuso in un sacco’, che oltraggio alla dignità umana!”.