Lo sfogo degli anestesisti-rianimatori dell’Ospedale del Mare contro De Luca

“Caro Presidente, noi Rianimatori dell’Ospedale del Mare, alla luce delle dichiarazioni rese nella Sua diretta Facebook del 27/11 ‘Ci è capitato di verificare qualche volta che avevamo nella cabina di regia Regionale la segnalazione di posti liberi in Terapia Intensiva, poi ci chiamavano dal 118 e ci dicevano che avevano chiamato nell’Ospedale X e ci hanno riferito di non avere nessun posto letto libero in Terapia Intensiva. Questa situazione è capitata più volte in orario serale. La sensazione che abbiamo avuto è che c’è qualche buontempone che quando arriva la richiesta di Terapia intensiva alle 8 di sera dice che non ci sono posti liberi, altrimenti deve fare la nottata’. Ironia a parte, caro Presidente, noi Anestesisti Rianimatori non possiamo permettere che un uomo delle istituzioni lasci intendere che vi sia qualcuno che non fa il proprio dovere: non si può lasciar intendere, si deve eventualmente punire altrimenti si diventa complici! Tutte le telefonate della Centrale Operativa Regionale sono registrate, quindi il compito di controllo è estremamente semplice!”. E’ lo sfogo degli anestesisti-rianimatori dell’ospedale del Mare di Ponticelli contro De Luca.

“Noi non possiamo permettere che le istituzioni gettino discredito su una categoria creando sfiducia nel rapporto medico-paziente-parenti, soprattutto in questi giorni in cui le comunicazioni avvengono a distanza, e circolano tante “fake news” sul nostro operato anche sostenute da politici e pseudo-scienziati. Da mesi oramai che segnaliamo, anche per via ufficiale, tutte le carenze strutturali, organizzative, e di risorse umane. Noi abbiamo utilizzato sempre i canali istituzionali, non ci siamo affidati alla stampa o ad una diretta Facebook. Lei invece ama i tafferugli mediatici. Dal momento che le nostre denunce non hanno ottenuto riscontro, vorremmo cogliere l’occasione per chiederlo direttamente a Lei: Lo sa che da circa una settimana i nostri copricalzari sono stati sostituiti da sacchetti della spazzatura? Lo sa che non abbiamo sistemi di monioraggio avanzato? E’ consapevole del fatto che nel nostro Covid center non esiste un radiologo di guardia, bensì è il radiologo di turno in ospedale che deve allontanarsi per venire ad eseguire gli esami necessari? E’ consapevole che negli angusti moduli che Voi avete acquistato non possono lavorare in sicurezza circa 50 persone per turno senza creare pericolosi assembramenti? Lo sa che molti degli infermieri assegnati alle nostre Terapie intensive Covid non ha alcuna esperienza in area critica? Crede veramente che ognuno di quei 6 moduli possa contenere 16 pazienti, come comunicato al Ministero della Salute, quando a stento ne riesce a contenere la metà? Potremmo continuare nella lista delle nostre enormi difficoltà e delle vostre macroscopiche mancanze, ma preferiamo tornare a lavoro. Sceriffo, per cortesia, per una volta riponga la pistola nella fondina, e metta giù il cappello di fronte a chi sta facendo sacrifici enormi per non fare affondare la barca!”.

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Redazione

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