Violenza donne, De Lise: “Serve cambio culturale”
“Sulla parità di genere l’Italia è in grave ritardo. I numeri ci dicono che le donne, in tutti i settori professionali, non hanno lo stesso trattamento degli uomini. È un problema anche culturale che va affrontato e superato. La nostra associazione ne parla oggi per la prima volta e per l’occasione presenta la commissione Pari opportunità che ci sembra quanto mai opportuna. Credo che le donne siano la parte principale della nostra esistenza, le loro capacità e la loro forza in tutti gli ambiti è molto superiore all’uomo. Eppure, negli ultimi mesi sono continue le denunce arrivate da professioniste per la perdita improvvisa del posto di lavoro. Vogliamo dunque urlare a viva voce che non deve esistere alcuna differenza di genere né a livello familiare, né professionale”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, aprendo il webinar “Pari opportunità: un diritto di tutti”, con il quale l’Ungdcec ha inteso partecipare alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite.
Nel corso dell’evento Sonia Mazzucco, vicepresidente Ungdcec, ha presentato la nuova commissione Pari opportunità dell’Unione: “L’idea di portare avanti un percorso di sensibilizzazione nasce da un’idea di gruppo della Giunta: è un progetto nel quale crediamo moltissimo e speriamo che possano realmente beneficiarne molte donne, dal canto nostro siamo aperti ad accogliere le richieste di tutte coloro che vorranno contattarci”.
Per Donatella Conzatti, segretario della Commissione Bilancio al Senato, “oggi si celebrano anche migliaia di donne alle prese con difficoltà professionali. La parità di genere è una delle battaglie dei prossimi anni, l’Italia è all’86° posto nella classifica del World Economic Forum, mentre altre grandi nazioni europee sono nei primissimi posti. Abbiamo accumulato un grave ritardo che si ripercuote anche sull’economia, perché l’assenza delle donne dal mondo del lavoro vale 88 miliardi all’anno. Ora servono incentivi per un rilancio, il governo è al lavoro: non è possibile continuare così”.
Chiara Gribaudo, della Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati, sottolinea: “La violenza sulle donne è un problema forte, c’è un grande lavoro anche culturale da fare. Troppo spesso le donne vengono messe alla gogna come se fossero provocatrici: voglio dire con chiarezza che la violenza non è mai giustificata. A livello professionale, c’è bisogno di cambiare marcia: le donne sono troppo indietro rispetto agli uomini: pur laureandosi prima e dimostrando le proprie capacità, faticano a ricoprire le posizioni più importanti”.
Laura Cavandoli, della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, ha affermato: “Le pari opportunità devono portare alla pari dignità tra le persone. È un compito di tutti noi, dalle istituzioni alle associazioni professionali. Come riuscirci? Quello che oggi manca è l’accesso delle donne ai gradi dirigenziali in troppe categorie, è un grande limite che va rimosso. Si tratta di una barriera che si può abbattere anche con un’educazione al rispetto che oggi manca, e considerando il lavoro femminile al pari di quello dell’uomo”.
Al forum sono intervenuti Valeria Giancola (consigliere nazionale dei commercialisti italiani); Maria Pia Nucera (presidente Adc); Marianna Cugnasco (coordinatore Regionale Ungdcec Piemonte e Valle D’Aosta); Gabriela Savigni (presidente Odcec Olbia e Tempio Pausania); Laura Vitelli (network Libellula Development); Ettore Perrotti (presidente Odcec L’Aquila e Sulmona) ed Emanuele Serina (segretario Ungdcec).