Aversa. Ecco i progetti per i percettori di reddito di cittadinanza
Nella seduta di oggi, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, prof. Ciro Tarantino, la Giunta comunale ha approvato l’istituzione del Catalogo comunale dei PUC, i progetti utili alla collettività previsti nell’ambito della misura del Reddito di cittadinanza. Infatti, in base alla normativa – tranne alcuni casi di esenzione –, i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività (PUC), in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
Come scritto in delibera, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita sia per i beneficiari che per la collettività:
– per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con il profilo professionale del beneficiario, con le competenze acquisite in ambito formale, non formale e informale, nonché in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego ovvero presso il Servizio sociale professionale del Comune;
– per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dal Comune.
“Questo complesso provvedimento – dichiara l’assessore Ciro Tarantino – viene adottato al termine di un percorso partecipato con il Movimento 5S e prevede due elementi politicamente caratterizzanti che ho ritenuto importante inserire: in primo luogo, l’istituzione di un catalogo dei progetti aperto, implementabile e in continuo aggiornamento, in modo da corrispondere ai bisogni delle persone e del territorio; in secondo luogo, il coinvolgimento attivo del Terzo settore che potrà presentare e attuare progetti in collaborazione col Comune”.
Come dichiara il Sindaco: “Questo è un rilevante provvedimento di inclusione e coesione sociale, al quale si è lavorato molto, anche per ritagliare importanti risorse per l’attuazione presso l’Ambito sociale C06. Mi dispiace che, insieme ad altri, ora sarà bloccato per mesi. Ma questa è una responsabilità che ricade interamente su quei consiglieri che hanno deciso di staccare la spina alla consiliatura. Non hanno fatto un dispetto a me, hanno inferto una ferita ai cittadini più fragili”.