Aversa. Francesca Sagliocco: “A chi giova fermare il risanamento finanziario?”

“Mi sono, purtroppo, trovata diverse volte in questi mesi a dover scrivere note non tanto di chiarimento delle scelte operate nella redazione dei documenti contabili, il che sarebbe anche comprensibile atteso che la contabilità degli enti locali è materia complessa e in continua evoluzione, ma di difesa ad attacchi mossi da quella stessa maggioranza che avrebbe dovuto supportare e fornire indirizzo politico alle scelte operate dall’esecutivo. Continuo a leggere, anche dopo il triste consiglio comunale di lunedì scorso, pretestuosi attacchi nei quali si continua ad affermare, con arrogante falsità, che il voto contrario alla proposta di presa d’atto del permanere degli equilibri di bilancio sia ascrivibile ad incongruenze sui conti già segnalate nel corso della seduta di approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da parte di quella parte politica, appartenente al P.D., ma non solo, che in quella seduta di bilancio si era astenuta. Evito, per non infierire, di menzionare altri consiglieri che non hanno partecipato a sedute di consiglio comunale fondamentali per le sorti dell’Ente come quella di approvazione del conto consuntivo e del bilancio previsionale e che non hanno fatto mancare il loro voto contrario alla proposta consiliare di lunedì scorso”. Così l’assessore alle finanze del Comune di Aversa Francesca Sagliocco.

“Prima di entrare nel merito delle scelte finanziarie operate, vale la pena rendere noto che, per fugare i dubbi espressi dai consiglieri del PD, come peraltro già detto anche dal Sindaco in consiglio comunale, sabato pomeriggio si è tenuta nella Casa comunale una riunione chiesta dallo stesso gruppo consiliare per approfondire il documento contabile da portare all’attenzione del Civico consesso. Nel corso della riunione, tenutasi alla presenza del Sindaco, del vice Sindaco, dell’assessore Caterino e di tutto il gruppo consiliare del P.D., i dubbi e le osservazioni emerse hanno riguardato solo considerazioni in ordine ai residui attivi dell’acquedotto, la cui contabilizzazione riguarda il conto consuntivo e solo in ordine alle gestione (incasso) il documento portato in consiglio comunale lunedì. Riguardo a tale aspetto ovvero alla gestione degli incassi in conto residui è stato chiarito che al fine maggiore tutela per le casse dell’Ente si è provveduto ad elevare al massimo la percentuale di accantonamento al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità. La riunione ha avuto, poi, una connotazione politica, se così può definirsi la richiesta di revoche ad horas di un dirigente, richiesta peraltro in violazione delle norme in materia di spoils sistem, in cambio del voto favorevole o falsi rinvii ad ulteriori riunioni per evitare di dichiarare apertamente le proprie intenzioni di voto in Consiglio comunale. Relativamente, poi, al fatto che in Consiglio comunale poco si sia entrati nel merito del documento contabile portato all’attenzione del Civico consesso, coloro che avevano dubbi di carattere tecnico sul documento contabile avrebbero dovuto avviare e approfondire la discussione in tale senso, cosa che ovviamente non è stata fatta. In ordine al documento contabile presentato al consiglio comunale di lunedì, bisogna fare alcune precisazioni di carattere tecnico. In un’ottica di rigore e risanamento e in considerazione dei minori incassi rispetto alle previsioni di bilancio sono state effettuate prudenziali riduzioni degli stanziamenti di entrata nonché tagli agli stanziamenti di spesa e con lo stesso rigore si è provveduto ad elevare il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità alla percentuale massima del 100%. Queste erano sostanzialmente ed in estrema sintesi le misure finanziarie poste in essere e che si ponevano in una direzione di risanamento delle casse dell’Ente e di prudenza a tutela innanzitutto della città e, poi, di tutti consiglieri chiamati a votare lo strumento contabile. Nella stessa direzione si pongono tutte le azioni positive poste in essere dall’Amministrazione in questi ultimi mesi per avviare la riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali dell’Ente, ma non solo. Con l’affidamento dei servizi di riscossione coattiva alla Sogert s.p.a. in luogo dell’Agente della Riscossione (Agenzia delle Entrate Riscossione) si è aperta una nuova fase per il recupero delle entrate comunali. La Sogert ha notificato già diverse ingiunzioni di pagamento a grandi utenti morosi per le entrate dell’acquedotto e sono in corso di notifica i solleciti di pagamento per tutti gli utenti morosi per gli anni dal 215 al 2018. Inoltre, l’Ufficio sta lavorando per fornire alla concessionaria i dati necessarie ad avviare le azioni anche per gli anni precedenti al 2015. Per le altre entrate tributarie e patrimoniali l’assessorato alle finanze ha dato impulso agli altri settori per la trasmissione alla concessionaria degli atti necessari ad avviare le attività di riscossione coattiva. I Responsabili si sono già attivati per fornire i dati per l’avvio delle attività. Gli Uffici hanno avviato in proprio diverse attività per la riscossione dei canoni idrici. Si è provveduto ad affidare il servizio di lettura dei contatori meccanici. Sono state avviate e saranno presto concluse le attività di normalizzazione dell’archivio attraverso incroci con i dati dell’anagrafe comunale e con le banche dati dell’ufficio tributi. Sempre per il Servizio Idrico Integrato sono state concluse le attività di mappatura della rete idrica cittadina, di ricerca perdita e sono in corso le attività di informatizzazione dei dati, dando impulso a tre determine dirigenziali ferme dal mese di settembre 2019. Vale la pena, inoltre, ricordare la misura posta in essere dall’Ente in favore dei commercianti e dei professionisti per agevolazione tributaria Tari per l’anno 2020 in favore delle attività chiuse per emergenza COVID o che, per effetto dell’emergenza epidemiologica, abbiano subito un riduzione del fatturato. Abbiamo, dunque, iniziato un percorso di risanamento che deve essere duraturo nel tempo e accompagnato anche da un cambio di mentalità della città perchè senza canoni e tributi non è possibile dare servizi adeguati. La domanda che mi pongo a chi giova fermare questi processi?”.

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