Aversa. Piazza Marconi, Dello Iacono: “La paura di perdere la poltrona ha dettato il blitz in giunta”
«Evidentemente era necessario che Alfonso Golia terminasse il suo mandato da sindaco per raccogliere qualche frutto del lavoro fatto in questo anno e mezzo. Non si spiega altrimenti come mai si è riusciti ad approvare in un’ora, alle ore 17, tra l’altro durante l’interruzione del consiglio comunale più difficile per questa amministrazione, un provvedimento che in nove mesi è rimasto lettera morta». Commenta così la consigliera comunale di Italia Viva Imma Dello Iacono la delibera sulla devoluzione dei mutui per la realizzazione dei lavori di rifacimento di piazza Mercato.
«Si tratta di un atto importante che è figlio di una mozione da me portata in Consiglio comunale (ritirata sotto richiesta del sindaco) e che consentirà alla città di recuperare un’area importante anche sul piano storico – ha sottolineato Dello Iacono – un atto che sarebbe dovuto essere approvato mesi addietro, ma che, “inspiegabilmente”, ha visto la luce in un momento particolare e certamente non in condizioni comode vista la tensione della giornata…». Dello Iacono spiega come la delibera sia stata approvata in occasione dell’interruzione di un’ora dei lavori del consiglio al termine del quale è stata decretata la fine dell’amministrazione Golia con la bocciatura del riequilibrio, in una seduta di giunta flash.
«Tale delibera, se da una parte è per me e per Italia Viva un motivo di orgoglio e vanto per i benefici che ne trarrà Aversa e perché rende giustizia all’impegno profuso, dall’altra parte rappresenta la prova provata dell’inconsistenza amministrativa di Golia – ha sottolineato – le menzogne di questi mesi, i continui rinvii, i sotterfugi, la melina amministrativa: tutte le accuse che gli abbiamo mosso e che hanno determinato la fine di questa esperienza politica sono eloquentissime con questo atto amministrativo. Non era più possibile sottostare a questo per noi, ma, soprattutto, per la città, alla quale abbiamo promesso quel cambio di passo per la quale eravamo stati scelti. Se l’approvazione di questa delibera doveva essere lo strumento per passare come la vittima, in realtà Golia ha dato a tutti la prova di essere stato il carnefice di se stesso, l’unico e solo artefice di un suicidio politico. La consolazione per me almeno di poter conservare qualcosa di questa esperienza, i lavori in piazza Marconi, un provvedimento nel quale ho creduto, per il quale mi sono battuta (per fortuna trovando il supporto dell’assessore agli Affari Generali) e sul quale, chiaramente, Golia non ha avuto il buon gusto di riconoscere alcun merito a chi si è speso per sostenerlo».