Carinola. Indizi e smentite sull’accordo del centrodestra, Di Stasio: “Basta coi risentimenti”

Il lockdown imposto per il contrasto al coronavirus non ferma la politica che anzi proprio in queste ore di stretta ha registrato una forte accelerazione, non solo sul piano nazionale. Se infatti sul governo si abbattono venti di crisi, con Renzi nelle sembianze di re Eolo, in molte realtà locali, chiamate al voto nella prossima primavera, sono partite le grandi manovre.

Non sfugge a queste dinamica il comune di Carinola dove sull’amministrazione Antonio Russo è calato il sipario prima della naturale scadenza, causa la non approvazione del bilancio, spalancando le porte a nuove elezioni che, salvo fattori eccezionali, dovrebbero cadere nel prossimo mese di aprile.

All’orizzonte si profila la competizione tra almeno tre schieramenti, i quali pur partendo da una base a ben definita caratterizzazione politica, finiranno, come avviene ormai secondo un copione consolidato, per culminare in aggregazioni civiche, eterogenee, trasversali. Le forze in campo ai nastri di partenza sono tre: centrosinistra, centrodestra e M5S, con quest’ultimo oggettivamente meno presente sul territorio, ed alle prese con una costante e inarrestabile emorragia elettorale.

Franco Di Biasio

Sul fronte del centrosinistra, i cui alfieri non si sono risparmiati per decretare la fine dell’esperienza Russo, sottraendo all’ex primo cittadino pedine fondamentali per l’erosione della maggioranza, continua a tenere banco il braccio di ferro tra fratelli Franco e Pasquale Di Biasio, portatori di visioni ed ambizioni diverse circa la costruzione della compagine da schierare.

Al momento le posizioni restano alternative, ma si moltiplicano i contributi di ambascerie diplomatiche esterne per propiziare un accordo.Non sarà facile ma neppure impossibile. La tesi dominante è che alla fine Franco Di Biasio, peraltro consigliere uscente, farà un passo indietro per favorire scelte più strategiche e di maggiore appeal elettorale. Molto, tuttavia, dipenderà anche dal peso dei potenziali candidati alla carica di consigliere a sostegno dell’una o dell’altra componente. Tanti i nomi sul tavolo. Da Saverio Pennacchio a Francesco Di Spirito, pronti ad imbarcarsi sull’arca di Franco Di Biasio che può contare anche su rincalzi di lusso, come l’ex grillino Severino Di Cresce e sulla vera e propria outsider della politica carinolese, Salvatore Di Spirito, primo tra gli apostoli del deluchiano Giovanni Zannini,ed ormai depurato dei pruriti fascistoidi che ne avevano contraddistinto un lungo e ormai datato periodo.

Volti storici, tra cui Antimo Marrese e Gennaro Mannillo, affollano invece le truppe dell’attuale presidente del consorzio idrico forte anche, beato fra le donne, delle presenze di Giusy Tuozzi, Laura Passaretti, Maria Sorvillo. Folta anche la platea di color che son sospesi: l’ex socialista di Caldoro Luigi De Risi; l’ex coordinatore comunale del PD Giovanni Di Gennaro, l’ex candidato sindaco bocciato dall’elettorato Pasquale Galdieri.

Più movimento, con picchi di vera e propria frenesia,si nota invece sulla sponda opposta,quella del centrodestra. Qui, se Rosa Di Maio sembra essere partita in avanscoperta, in nome di una mai certificata investitura pregressa, ci sarebbe un elemento di indubbia novità, perfettamente in linea con la fase di accelerazione tratteggiata in apertura. A quanto pare, infatti,i due esponenti dei principali partiti di centrodestra, Massimo Grimaldi per Forza Italia e Mattia Di Lorenzo per la Lega, si sarebbero incontrati, grazie ai buoni uffici del presidente della provincia Giorgio Magliocca, oggi responsabile provinciale di Forza Italia,ma di marcata provenienza ex alleanzina, proprio come Mattia Di Lorenzo, col quale ha condiviso circa un ventennio di militanza. Presente all’incontro,ma anche qui non si può darlo per certo, Antonio Russo, sul cui nome si sarebbe trovata una convergenza nemmeno troppo travagliata. Nessuno tuttavia può confermare che l’incontro sia realmente avvenuto. Anzi, a dirla tutta, è proprio Mattia Di Lorenzo a smentirlo: “io non ho partecipato a nessun incontro”.

Un’affermazione piuttosto netta, che però stride con le parole di Massimo Di Stasio, componente del direttivo leghista carinolese: “Ci stiamo parlando ma l’accordo potrà esserci solo se tutti sapranno fare un passo indietro e ammettere gli errori del passato che certamente non possono essere imputati a noi che agiamo in linea di continuità con l’azione politica della ex Alleanza Nazionale e che abbiamo dato molto ricevendo sempre poco. Poi – ha proseguito- vogliamo vedere i programmi. Di sicuro-ha concluso – noi siamo pronti anche a correre da soli a fronte di pretese assurde e candidature improponibili: chi pensa che stiamo millantando non conosce la storia politica del comune di Carinola degli ultimi 25 anni,e se ne accorgerà”.

Di Stasio ha aggiunto ancora: “Siamo disponibili anche a verificare la bontà di soluzioni trasversali, poggianti su competenza e affidabilità. Da questo punto di vista,se qualcuno ci proponesse Gennaro Mannillo come candidato sindaco, non avremmo nessun problema, anzi a accetteremmo di buon grado, ritenendo il dott. Mannnillo il miglior sindaco di Carinola degli ultimi 25 anni”.

Infine Di Stasio ha concluso con uno slogan che sembra pensato a misura di scenari impossibili solo sulla carta: “Semtimento e non Risentimento,solo così salviamo Carinola”.

Insomma, con le elezioni alle porte, la politica manda in scena i propri rituali. Ed è solo l’inizio.

Redazione

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