Casaluce. Di Martino: “Nessuna spaccatura o scissione dalla maggioranza”
“Non vi è stata una “scissione” e un “allontanamento” dalla maggioranza da parte dei cinque consiglieri; bensì, una “posizione” condivisa nella stessa maggioranza, al fine di realizzare, con maggiore democrazia partecipativa, gli interessi del Territorio e dei Casalucesi”. Così Antonio Di Martino, capogruppo del gruppo consiliare ‘Casaluce Città‘ (formato anche dai consiglieri Stefano Sembiante, Nicola Marino, Armando Marino e Antonietta Esposito) nato da una costola del Movimento Civico Per Casaluce (M.C.P.C.) a sostegno del sindaco Tatone.
“I consiglieri (tutti) hanno una responsabilità nel fornire informazioni utili e di interesse per tutti, per far comprendere i problemi, le aspettative e le proposte realizzabili. Diversamente, viene meno il legittimo esercizio del dovere-diritto, anche di opposizione. I cinque consiglieri di maggioranza hanno il dovere-diritto, per l’interesse della collettività, di impegnarsi per una migliore vivibilità economica e sociale del paese. I consiglieri di maggioranza hanno condiviso, preventivamente, i punti e gli argomenti posti all’OdG dell’ultimo consiglio; pertanto, in quella sede, hanno alzato la mano per esprimere il dovuto voto favorevole e condiviso. La non presenza di qualche consigliere in quella seduta non è dipesa, certamente, da contrasto politico all’interno della maggioranza, bensì da impedimento temporaneo e personale. Votare i riconoscimenti di debiti fuori bilancio è un dovere ed un obbligo dei Consiglieri comunali, che si sostanzia nella presa d’atto di sentenze esecutive. Infatti, con detto riconoscimento, percorso obbligatorio in Consiglio comunale previsto dal T.U.O.E.L., si impediscono azioni esecutive coatte nei confronti dell’Ente, con aggravio di spese. Votare la salvaguardia degli equilibri di bilancio è un dovere-diritto dei Consiglieri comunali, per la sana gestione della contabilità dell’Ente. Eventuali ipotesi che avrebbero potuto pregiudicare la gestione contabile dell’Ente ed osservazioni critiche alla proposta di deliberazione formulata (che riporta i pareri dei responsabili e dello stesso revisore dei conti), potevano essere dibattute, evidenziate ed esposte nella seduta consiliare, motivandone le ragioni. Non si condivide l’uso delle forti e spregiudicate espressioni usate su Facebook da politici locali, che sembrano del tutto personali e da soggetti di strada. Espressioni non intenzionate a dare informazioni utili ed interessanti per la comunità; anche perché la buona opposizione non è altro che l’esercizio critico e propositivo, tendente a migliorare l’attività amministrativa, senza per forza demonizzazione, sfottere, aggredire l’avversario politico. Il sano obiettivo dell’opposizione, disinteressato dal mero personalismo, dovrebbe essere quello di far funzionare al meglio il governo del Paese per il più “alto” e “preminente” interesse pubblico e collettivo, e non quello di farlo cadere, ovvero di perseguire altri obiettivi non prettamente di interesse della collettività. L’opposizione, invece di usare solo espressioni sgradevoli ed offensive, dovrebbe essere, anche, attrice di proposte alternative concrete alla maggioranza stessa; ad esempio, con fattive ed attuabili proposte per le aree produttive, necessarie per la crescita economica del Paese. Ed ancora, proposte alternative, fattibili ed attuabili per la costruzione di strutture sportive e ricreative, di cui il Paese ne è sprovvisto; proposte alternative, fattibili e realizzabili per lo sviluppo delle attività mercatali e di interesse per i commercianti, che tanto stanno soffrendo in questo periodo; qualche proposta alternativa, fattibile ed attuabile per i pochi agricoltori rimasti a Casaluce; proposte alternative al fine di rendere competitivo il Paese con altre realtà, anche fuori regione ed addirittura all’estero, con collegamenti di facile raggiungimento. Ripetere continuamente all’amministrazione “vergognatevi”, senza essere parte attrice nella ricostruzione di Casaluce, non rispetta il mandato politico ricevuto”.