Covid, Consiglio Stato: ‘sì a visite domiciliari medici di base’
Sì alla visite domiciliari dei medici di medicina generale ai pazienti Covid in quarantena domiciliare. Il via libera arriva dal Consiglio di Stato che ha accolto l’appello della Regione Lazio contro la sentenza del Tar che aveva ritenuto sussistente, sulla base dell’art.4 bis del D.L. n. 18/2020, il divieto per i medici di medicina generale di fare questo tipo di visite.
Accogliendo il ricorso della Regione Lazio la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha chiarito che “il senso della disposizione emergenziale” non è quello di esonerare i medici di medicina generale, ma è solo “quello di alleggerire i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i medici di continuità assistenziale, dal “carico” derivante dall’esplosione pandemica, affiancando loro una struttura capace di intervenire a domicilio del paziente.”
Gli USCAR, previsti dall’art. 4 bis del D.L. n. 18/2020 sono quindi destinati ad operare in sinergia e nel rispetto delle competenze e prerogative dei medici di medicina generale e degli altri medici indicati, i quali, in scienza e coscienza e nel rispetto dei protocolli di sicurezza, possono continuare ad effettuare visite domiciliari, anche se il paziente è affetto da Covid 19.
“Questa sentenza fa definitivamente chiarezza su un punto particolarmente importante nel contrasto alla pandemia ovvero la gestione domiciliare dei pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero. Nessuno può chiamarsi fuori e men che mai la medicina di base, inoltre viene salvaguardata l’autonomia organizzativa delle Regioni”, commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
(ANSA)