Covid, Mauriello: “In un periodo buio, il Governo dia un bonus ad personam”
“È ormai superfluo ribadire quale impatto abbia procurato il recente evento pandemico sugli equilibri sociali ed economici. La crisi, già avviata da tempo e incancrenitasi nell’ultimo anno, affligge, tra l’altro e in maniera più macroscopica, la gestione dei rapporti familiari, l’attività di imprese d’ogni dimensione e il mercato del lavoro. Risolvere il problema vuol dire confrontarsi con il ruolo affidato al singolo nella collettività, in un delicato bilanciamento tra istanze individuali, economiche e no, e interessi generali connessi alla salvaguardia del buon funzionamento del mercato. In questa direzione, non si contano più i provvedimenti con i quali s’è tentato di tamponare, favorendo la ripresa dell’ordinarietà di vita di singoli e famiglie e la conservazione dei flussi economici acquisiti dalle imprese, per evitare drammatici collassi di settore. In particolare e come noto, a palliativo della ridotta capacità di spesa, la strategia è stata quella di affidare all’erogazione di bonus l’incentivo al consumo, a vantaggio di aziende e famiglie. Bonus bebè, bonus per asili nido, bonus mobili ed elettrodomestici, bonus per l’acquisto di bici e monopattini, bonus vacanze sono soltanto pochi tra i tanti esempi. Di ultima fattura, il bonus cashback, con cui verrà restituito il 10% delle spese effettuate mediante transazioni e pagamenti elettronici a fronte di un tetto massimo di spesa pari a 3 mila euro. Il rimborso massimo sarà di 300 euro all’anno, erogabili in due tranche da 150 euro ogni 6 mesi; mentre il numero minimo di transazioni da effettuare è 50 al semestre (100 all’anno). Alcuni si sono rivelati d’utilità. Altri, più discussi, si sono mostrati strumenti poco efficaci, di scarso conforto per i singoli e di fatto non utilizzati”. Così il Presidente Nazionale di Meritocrazia Italia, l’avv. Walter Mauriello.
“Pare che la tecnica sia destinata a essere confermata anche per il 2021. Di là da tutto quello che sarebbe possibile dire a proposito dei parametri di erogazione e delle concrete utilità di ciascuno, è certo che ogni misura finora adottata abbia come priorità d’intenti quella di dar supporto a singoli comparti produttivi, con sollievo al disagio dei singoli soltanto in via mediata e indiretta. Meritocrazia Italia propone un’inversione di prospettiva. Nel riconoscere che la ripresa economica è obiettivo da perseguire al fine prioritario del recupero del benessere sociale, sollecita l’erogazione una tantum di una somma a beneficio dei cittadini, con reddito non superiore ad €. 50.000,00, per la libera disponibilità, senza vincolo di destinazione e in regime d’esenzione fiscale. In concreto, si potrebbe immaginare un semplice accreditamento delle somme o, meglio, per favorire la spesa, il rilascio di una credit card a libero utilizzo presso ogni esercizio commerciale o per ogni acquisto online. La possibilità di scegliere i termini di spesa consentirebbe di orientare il consumo secondo le concrete esigenze e di ammettere tutti i settori economici, senza selezione a monte, a beneficiare della nuova iniezione di liquidità. Che i cittadini siano liberi di (ri)costruire la propria felicità, pilotando e non subendo le logiche di mercato. L’effetto di una scelta del genere sarebbe importante per donare speranza agli italiani e per contribuire anche a rinvigorire la capacità di spesa fondata, questa volta, sulla libera determinazione del cittadino. Sarebbe un gesto concreto che potrà contribuire a valorizzare il bene Uomo rispetto a scelte, il più delle volte, dettate da accordi economico/commerciali”.