Il Dipartimento Scientifico Militare del Celio sequenzia virus con variante riscontrata in Gran Bretagna
Il paziente, il cui convivente è rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino è in isolamento fiduciario e ha seguito, insieme agli altri familiari, tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute.
Il Dipartimento scientifico del Policlinico Militare di Roma Celio sta lavorando dall’inizio dell’emergenza in stretta sinergia con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e insieme hanno sequenziato, alla fine del mese di febbraio, gli interi genomi del virus SarS-Cov-2 isolati dal paziente cinese e dal paziente uno di Codogno.
L’ISS, in particolare, ha isolato in laboratorio il coronavirus e poi il dipartimento scientifico del Celio lo ha sequenziato e analizzato. Lo studio del Sars-Cov-2, pubblicato su ‘Eurosurvelliance’ insieme a una serie di altri autori da varie istituzioni sanitarie italiane, è avvenuto attraverso l’analisi di tamponi positivi dai quali si estrae l’Rna e si sequenzia. Il sequenziamento ha implicazioni importanti: permette di conoscere l’intero codice genetico del virus e di seguirne i cambiamenti nel tempo e nello spazio. Ciò è utile per conoscere e seguire i focolai e per investigare la struttura del virus stesso.
Da fine di ottobre, con la partenza dell’Operazione Igea voluta dal Ministero della Difesa, in collaborazione con il Ministero della Salute, sono stati schierati 200 Drive-Through per effettuare lo screening su tutto il territorio nazionale e per incrementare le capacità di analisi dei tamponi sono stati messi a disposizione anche 12 laboratori analisi della Difesa in tutta Italia, oltre a quelli già disponibili presso il Policlinico militare di Roma Celio Roma.
Il Dipartimento Scientifico da circa 10 anni è inserito in una rete dei più avanzati laboratori europei che si occupano di biodifesa (tracciamento genetico degli aggressivi biologici e dei virus rari). Il dipartimento del Policlinico Militare dipende dal Comando Logistico dell’Esercito ed è costituito da circa 90 unità (tra medici, biologi, ricercatori e tecnici) di tutte le Forze Armate e alla sue dipendenze vi è anche il neocostituito Centro Veterani della Difesa.