Due centri fitness aperti al pubblico nonostante i divieti: blitz GdF

Durante i normali controlli volti a verificare il rispetto delle misure anti-Covid, nei giorni scorsi,  la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha individuato, a Cava de’ Tirreni  (SA), due palestre che erano aperte al pubblico, violando le disposizioni ancora di recente  confermate dal DPCM del 3 dicembre, che tuttora prevedono la sospensione delle loro attività.

Sebbene all’apparenza chiuse, di fatto le due associazioni sportive consentivano agli iscritti di allenarsi tranquillamente al loro interno, con tanto di fasce orarie di apertura, incuranti  anche del divieto di assembramento ormai in vigore da mesi.

Nel primo caso, i militari hanno colto un ragazzo proprio mentre usciva dal locale con  borsone al seguito, quando la serranda fino ad un attimo prima era completamente  abbassata.

Incuriositi, i Finanzieri hanno fatto così ingresso nella palestra, dove hanno trovato altre 3 persone (tra i quali un minorenne) che, sotto la supervisione del personal trainer titolare,  svolgevano indisturbati i propri esercizi.

Nel secondo caso, invece, a tradire il proprietario, oltre al leggero sottofondo musicale  proveniente dal locale, è stata la luce che filtrava all’esterno. Dopo una rapida ricognizione,  è stata individuata l’entrata secondaria sul retro, attraverso la quale i clienti riuscivano ad  accedere di nascosto.

In questa circostanza, è stata riscontrata la presenza di ben 7 frequentatori – quasi tutti di  giovane età – che, sempre sotto la guida del gestore, utilizzavano gli attrezzi senza  nemmeno rispettare le regole di distanziamento.

L’intervento delle Fiamme Gialle ha messo fine alle pericolose condotte, che esponevano  ad un elevato rischio di contagio e diffusione del virus, con la contestazione di violazioni  amministrative nei confronti di tutti i trasgressori, sanzionati ciascuno con una pena  pecuniaria pari a 400 euro e la possibilità di definizione agevolata, mediante il pagamento  di 280 euro.

Più delicata la posizione dei due titolari, per i quali è scattata pure la segnalazione al Prefetto  di Salerno, per le valutazioni di competenza sugli ulteriori provvedimenti da adottare, che  possono portare alla temporanea chiusura delle strutture, fino ad un massimo di 30 giorni.

Redazione

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