Giornata disabilità, Adamo: “Tutti si riempiono la bocca di parole e promesse da dimenticare il giorno successivo”
“In occasione della giornata dedicata alle persone con disabilità, quest’anno a differenza degli scorsi,ho scelto di non prendere parte a nessun convegno, a nessuna diretta social. Perché? Perché mi va di fare una riflessione diversa,una riflessione che forse mi farà risultare controcorrente agli occhi degli altri. Oggi tutti si professano ‘difensori dei diritti dei diversamente abili’ lanciando messaggi meravigliosi ma per una come me, che da sempre combatte per i diritti dei disabili, queste non sono altro che inutili chiacchiere pronte ad essere portate via dal vento. Non hanno alcun margine di concretezza”. Così Anna Adamo, originaria di Scafati (in provincia di Salerno) affetta da tetraparesi spastica sin dalla nascita e in prima linea per difendere i diritti delle persone diversamente abili.
“E purtroppo, ora più che mai, non c’è tempo per le chiacchiere,per le belle parole. È il momento di dare alle persone con disabilità i servizi di cui necessitano per vivere dignitosamente come un’adeguata assistenza scolastica, medica, priorità per quanto concerne le visite mediche, l’inserimento nel mondo del lavoro e molto altro ancora. Se tutto questo non c’è, parlare di inclusione sociale è inutile. Come è altrettanto inutile una giornata ad hoc in cui tutti si riempiono la bocca di parole e promesse da dimenticare il giorno successivo. La Disabilità esiste 365 giorni l’anno, non solo oggi. Per la Disabilità si combatte ogni giorno e non solo oggi. Inoltre, oggi come ogni giorno, sarebbe opportuno far si che a parlare fossero disabili e famiglie, perché conoscono realmente i disagi a cui bisogna far fronte e non persone che con la disabilità non hanno mai avuto alcun contatto e oggi si sentono in dovere di parlare, perché sanno che ciò porterà loro applausi e consensi. I disabili necessitano di sentirsi parte del mondo e non di essere sfruttati per scopi personali”.