Grazie alla Lega approvato odg in favore dei balneari campani
La Lega, attraverso una battaglia dei suoi eurodeputati, parlamentari e consiglieri regionali si schiera in favore dei balneari e contro la messa in mora dell’Europa nei confronti dell’Italia. Il Consiglio regionale della Campania approva ODG e impegna il presidente e la giunta ad esprimere una ferma condanna rispetto all’atteggiamento dell’UE che, con questa messa in mora, ha dimostrato di non voler riconoscere la specificità e l’importanza del settore turistico-balneare italiano e a portare la problematica all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Nel documento approvato si chiede di assumere ogni iniziativa possibile volta a far pressione sul Governo Italiano affinchè difenda, in sede europea, l’estensione delle concessioni marittimo-demaniali previste dalla legge 145/2018, avviando la contestuale riforma del demanio marittimo senza la quale non è possibile stabilire i termini di applicazione della Direttiva Bolkestein al comparto balneare.
“E’ una partita che nasce da lontano con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, che ha dato attuazione alla Direttiva 2006/123/CE, cosiddetta direttiva “Bolkestein”, al fine di facilitare la creazione di un libero mercato dei servizi in ambito europeo e noi in Italia, come al solito, non abbiamo saputo fare gioco di squadra. – spiegano i consiglieri regionali della Lega Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro, primi firmatari dell’ODG approvato in assemblea poco prima di Natale – Tra le categorie commerciali per le quali è prevista l’applicazione della direttiva in Italia, rientra quella delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative. Il governo Conte-bis, – si legge nel documento – contestualmente all’estensione delle concessioni marittimo-demaniali, non ha dato luogo all’individuazione dei nuovi criteri previsti nella legge n. 145/2018 che propone, tra l’altro, un programma di riforma dell’intero demanio marittimo, indispensabili per stabilire se i requisiti necessari ad una più rigida applicazione Direttiva Bolkestein – individuati dalla Corte di Giustizia Europea nella sentenza “Promoimpresa” (pronuncia pregiudiziale resa nelle cause riunite C-458/14 e C-67/15) – sussistano o meno ed in quali termini. Per la Lega è indispensabile invece individuare principi di preferenza per il concessionario uscente, il cosiddetto “diritto d’insistenza”. Per i soliti rimpiattini perdiamo di credibilità di fronte alla Commissione Europea che non a caso ha messo in mora l’Italia a un mese dalla scadenza dei termini stabiliti dal decreto legislativo n. 59 del 26 marzo 2010 (31 dicembre 2020). – continuano i consiglieri della Lega – L’U.E., in questi anni, non ha mai voluto riconoscere la specificità del caso italiano ed in particolare campano, dove il comparto si basa in gran parte su imprese di tipo familiare che hanno effettuato notevoli investimenti economici al fine di migliorare i servizi offerti, elevando, in tal modo, gli standard qualitativi dell’accoglienza turistica e dando vita ad una realtà fondamentale per la creazione di ricchezza e di lavoro che ben si coniuga con il rispetto per l’ambiente e il territorio, soprattutto per adeguarsi alle norme dettate dalle misure a contrasto della pandemia da COVI-19. Per questo – concludono – alla luce dei risultati dalla riforma de qua, chiediamo che il governo negozi con la Commissione Europea un’applicazione della Direttiva Bolkestein alle concessioni marittimo demaniali che sia rispettosa delle peculiarità del comparto balneare italiano e salvaguardi la continuità delle imprese balneari campane, il loro valore economico, sociale e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”.