Napoli. San Gennaro, nemmeno in extremis è avvenuto il ‘miracolo laico’
Anche dopo la messa delle 18.30, il miracolo di San Gennaro non si ripete, il sangue resta solido. Il prodigio era atteso nella giornata di oggi, 16 dicembre, ultima delle tre date nelle quali tradizionalmente si ripete (le altre sono la prima domenica di maggio e il 19 settembre).
La teca che conserva il sangue di San Gennaro è stata riposta nella cassaforte della cappella del tesoro di San Gennaro al termine della giornata di celebrazione del patrocinio del Santo Patrono della citta’ di Napoli.
Dopo il mancato miracolo di questa mattina e delle 12, l’ampolla con il sangue del Santo Patrono di Napoli era stata portata nuovamente sull’altare maggiore del Duomo per l’ostensione a distanza dei fedeli, intorno alle 16.30: anche in quest’ultima occasione il sangue era ancora solido.
Il sangue di San Gennaro non si è sciolto ma è rimasto solido all’interno dell’ampolla per tutta la giornata.
Il prodigio di dicembre è detto “miracolo laico” perché si svolge nella Cappella di San Gennaro, gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Quest’anno però le celebrazioni si svolgono sull’altare maggiore del Duomo in modo da garantire il necessario distanziamento previsto dalle norme anti Covid, difficile da garantire all’interno della Cappella.