Parete. Ex campetti Don Peppino, nel consiglio comunale ultimo passaggio per acquisizione altra metà area
“Con il consiglio comunale di oggi si chiude l’ultimo passaggio istituzionale necessario per l’acquisizione a patrimonio comunale della metà dell’area ex ‘campetti di Don Peppino’. Una proprietà con una superficie di 5.500 mq di grande valore sociale per la nostra comunità. In questi anni siamo riusciti ad intercettare un gran numero di finanziamenti a fondo perduto (comunitari, nazionali e regionali). Tuttavia non tutte le opere pubbliche possono beneficiare di questi canali di finanziamento poiché ogni misura è legata e finalizzata a determinati e specifici obiettivi. Pertanto diverse opere devono essere realizzate attingendo necessariamente a risorse comunali”. Così il sindaco Pellegrino.
“Non è questo il luogo per approfondire la situazione economica/finanziaria dell’ente. Mi basta comunicarvi che, se avessimo dovuto autofinanziare tutte le opere pubbliche, saremmo stati condannati ad una perenne immobilità poiché per cambiare il volto di una città c’è bisogno di risorse ingenti non disponibili in bilancio. Per questa ragione anziché rassegnarci di fronte all’innegabile insufficienza di fondi e di beni dell’ente comunale, insieme a tante altre iniziative intraprese, abbiamo deciso anche di valorizzare i nostri assets immobiliari. Abbiamo cambiato idea rispetto alle previsioni del nostro programma elettorale? Certo! E continueremo a farlo tutte le volte che troveremo soluzioni migliori per la nostra comunità. “Il saggio dubita spesso e cambia idea. Lo stupido è ostinato, non ha dubbi.” Con le risorse derivanti dalla trasformazione urbanistica dell’ex area mercatale e dalla sua alienazione sono state finanziate diverse iniziative finalizzate a valorizzare i beni comuni e a migliorare i servizi alla cittadinanza. Ed esse sono tutte indicate in maniera trasparente in bilancio: 1. Studio e monitoraggio della rete idrica per avere una mappa dettagliata della stessa, intercettare perdite, colli di bottiglia e allacci abusivi. Quest’attività ci ha consentito di avviare una serie di opere di rifacimento delle conduttore che una volta completate ci consentiranno di superare lo storico problema di carenza idrica in molti quartieri della città. 2. Installazione di un sistema di videosorveglianza cittadina nei punti nevralgici e più sensibili del territorio comunale per garantire tutela ambientale e sicurezza urbana. 3. Rigenerazione e riqualificazione di alcuni spazi urbani. Oltre a una nuova Villa Comunale con le risorse dell’ex area mercatale riqualificheremo anche altre piazze e strade. 4. Acquisizione a patrimonio comunale di nuove aree/immobili. Oggi concluderemo l’iter per l’acquisizione dei 5.500 mq degli “ex campetti di don Peppino” ma abbiamo risorse accantonate per acquistare altri 20.000 mq. Vorremmo completare l’acquisizione dell’intera area degli ex campetti ma anche acquisire tutta l’area circostante la cappella di Maria SS della Rotonda per realizzare un grande Parco urbano. In sostanza l’alienazione dell’ex area mercatale è stata un’operazione di grande arricchimento economico, patrimoniale e sociale per la nostra comunità se si pensa che a fronte della vendita di un’area di 5.000 mq abbiamo ricavato risorse per acquisire 25.500 mq di aree da destinare a centro sportivo/parco urbano oltre a realizzare tutta una serie di opere strategiche come sopra dettagliato. Potevamo mettere in conto, di fronte ai grandi cambiamenti che la città sta vivendo, un certa resistenza da parte di una parte della vecchia classe politica abituata e rassegnata all’immobilismo. Tuttavia mai mi sarei aspettato che tale resistenza al nuovo si manifestasse attraverso offese e illazioni. Per fortuna si tratta di una parte dell’opposizione sempre più minoritaria ed isolata e noi abbiamo imparato anche ad incassare senza trascendere sul terreno della polemica sterile. Vi volevo rassicurare che andiamo avanti sempre con maggiore determinazione. Il nostro grande sogno di cambiare ed offrire una migliore qualità della vita alle attuali e future generazioni unito al grande desiderio di riscatto che ci accomuna come cittadini, ci da l’energia per continuare senza tentennamenti”.