Scuole a Parete, chiuse fino a gennaio. Pellegrino: “Scelgo di tutelare la salute”

“La tutela della salute, la tranquillità di genitori, studenti e personale scolastico per noi viene prima di tutto. Ed è per questo che oggi firmerò un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole fino al 6 gennaio 2021”. Lo annuncia il sindaco Gino Pellegrino.

“Si continuerà con la Didattica a Distanza e proveremo a riaprire dopo le vacanze natalizie quando, si spera, che la curva dei contagi si abbasserà ulterioriormente. Non possiamo permetterci di vanificare i sacrifici fatti finora. Quando ci dicevano che per contrastare il diffondersi dell’epidemia sarebbe bastato chiudere solo i negozi di abbigliamento e i bar/ristoranti da una certa ora in poi, noi abbiamo deciso di tenere chiuse anche le scuole attraverso ordinanze sindacali. Quando è stato fatto passare il messaggio sbagliato che ad ammalarsi e a morire era solo la popolazione anziana deresponsabilizzando le generazioni più giovani, noi abbiamo deciso di tutelare le persone più fragili distribuendo loro mascherine FFP2, prevedendo una fascia oraria riservata e/o prioritaria per la spesa, consegnando a domicilio farmaci e beni di prima necessità (quando richiesto) e garantendo un’assistenza sanitaria comunale a domicilio. Ora arrivano altri provvedimenti contraddittori e senza alcun raziocinio per il periodo natalizio. Ci dicono che a Natale non possiamo incontrare nemmeno i parenti più stretti, che non possiamo uscire dal comune di residenza e tutti ci rendiamo conto che questa è nei fatti una restrizione solo per i comuni più piccoli e non certo per città come Roma per esempio con i suoi 3 milioni di abitanti e i 1.287 kmq di superficie. Anche un bambino capirebbe che limitare la libertà dei soli cittadini dei piccoli centri non sortirà alcun effetto sul piano epidemiologico perché le più considerevoli concentrazioni di popolazione sono quelle delle grandi città. Le nostre scelte rigorose e coraggiose stanno dando i primi risultati: i contagi nell’Agro Aversano continuano a scendere giorno dopo giorno a differenza di quanto accade nei territori in cui le scuole sono state tenute aperte dove la curva dei contagi stenta a mostrare un abbassamento ragguardevole o addirittura sembra rialzarsi. Un abbraccio ai più piccoli che dovranno resistere ancora un po’ e un caro saluto alle famiglie che ringrazio per la collaborazione, il senso di responsabilità e la pazienza dimostrata”.

“Oltre alle valutazioni sulla necessità di contenere i contagi che è una mia responsabilità, vorrei far presente che oggi l’alternativa alla DAD è il caos e lo stop alle attività didattiche. In città dove i sindaci hanno deciso di tenere aperte le scuole per consentire la didattica in presenza ( si veda Napoli ad esempio) il risultato è stato che la maggior parte delle famiglie responsabilmente non stanno mandando i bambini a scuola. Le aule sono quasi tutte completamente vuote e la Didattica a Distanza è ferma. Risultato: i docenti tenuti a stare a scuola in presenza in compagnia di banchi pressoché vuoti e gli alunni a casa a fare nulla. Non si puo’ portare avanti le attività didattiche ne’ in presenza ne’ a distanza! L’unica considerazione da fare è dunque la seguente: la didattica a distanza, pur non rappresentando l’optimum per l’apprendimento soprattutto per i più piccoli, è la sola alternativa praticabile che consenta di contenere i contagi e nello stesso tempo di portare avanti un progetto educativo per i nostri ragazzi sebbene tale progetto vada rivisto e rimodulato come di fatto è avvenuto nelle istituzioni scolastiche. Qualcuno intende fare polemica politica e pretestuosa sull’argomento? Ebbene ora la responsabilità è mia e me la assumo completamente: scelgo di tutelare la salute e la serenità delle famiglie e di garantire la continuità del percorso scolastico dei nostri ragazzi”.

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Redazione

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