118 in Campania, FISMU: “Regione vuole tagliare i compensi ma li vorrebbe come tappabuchi nei pronto soccorso”

Tagli ai compensi e depotenziamento dell’emergenza territoriale con i medici del 118 chiamati a riempire i vuoti di organico dei Pronto Soccorso. Per Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu, una proposta da rispedire al mittente. Duro il giudizio di Pinetta Vessichelli, Vicesegretario regionale FISMU Campania e responsabile regionale del settore 118: “Rimaniamo basiti nel leggere la bozza dell’Acc.Regionale proposta dalla regione Campania ai sindacati: dopo tante promesse, dopo tanta fatica, nel corso di una pandemia che tuttora ci vede in prima fila, come tutti gli altri operatori sanitari, accanto alla popolazione, a soccorrere i cittadini nelle loro case, nelle strade e anche nei Pronto Soccorso, ecco la beffa. Dopo la definizione di “angeli” e di “eroi” i Medici dell’Emergenza Territoriale 118 della Regione Campania si sono visti presentare dopo una lunga attesa di circa 20 anni, una bozza di rinnovo penalizzante, anzi grottesca”.

“Un documento – spiega – con proposte irricevibili dal punto di vista organizzativo, normativo ed economico. Si contempla la presenza del medico dell’EST 118 in Pronto Soccorso, mansione per la quale non è autorizzato e per la quale è prevista intanto la specializzazione, quindi un diverso trattamento e inquadramento economico e diverse responsabilità medico-legali. Si ipotizza addirittura un utilizzo dei professionisti nel contesto del turno nel Mezzo di soccorso, una previsione già considerata ‘illegittima’ in altre regioni nel passato, poiché aumenterebbe i rischi per medici e pazienti e sarebbe causa di ritardi nei soccorsi extra-ospedalieri. Una norma analoga si approvò a suo tempo anche in Toscana e fu appunto cassata dal TAR di Firenze con la sentenza del 19.07.2020. Tutto ciò per coprire i problemi di carenza di personale e e così risparmiare a danno della qualità del servizio e dei cittadini. Una proposta quindi irricevibile e che sarebbe immediatamente impugnabile”.

“Quindi gli aspetti economici – continua la dirigente Fismu – appaiono decisamente penalizzanti in quanto non prevedono alcun aumento del compenso orario ma lo riducono e inseriscono prestazioni aggiuntive non previste dagli accordi nazionali senza adeguata retribuzione, lasciando invariata la quota retributiva delle reperibilità che superano le 4 mensili”.

“Altre norme sono decisamente discutibili – sottolinea – ma ancora più grave è la stessa composizione di un tavolo di trattative che, purtroppo, vede una scarsissima presenza dei medici dell’EST-118, non a caso questi sono i risultati. Appare chiaramente prevedibile che l’approvazione della bozza proposta sarebbe nefasta per il settore e avrebbe serie conseguenze per la tenuta e il futuro del 118, compresa la ‘fuga’ di questi medici verso occupazioni meno frustranti, faticose e rischiose e più redditizie. E a rendere sicuramente non appetibile e attrattivo l’accesso a nuove leve per un servizio che sarebbe passibile così di ‘dismissione’.”

“Invitiamo con forza, pertanto, il Presidente della Regione, De Luca – conclude Vessichelli – a prendere in mano la situazione, avviare un cambio di rotta e sollecitare la modifica della bozza per dare un futuro al 118 in Campania e un servizio di qualità per i cittadini, ora a rischio. Non escludiamo di dover ricorrere a serie iniziative di proteste”.

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Redazione

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