Ambito C6, Uniti per Cesa: “Sindaco e assessore riferiscano in Consiglio comunale”

“È passato più di un mese dalla presentazione della nostra interrogazione per conoscere la situazione dell’ambito socio-sanitario C6 e capire, carte alla mano, intrecci e dinamiche che stanno sollevando più di qualche dubbio. Come risposta abbiamo ottenuto un preoccupante silenzio. Le uniche notizie di cui siamo in possesso, ci arrivano da alcuni amministratori dei paesi limitrofi e attraverso qualche articolo apparso su delle testate locali”. Così il gruppo consiliare Uniti per Cesa formato da Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Amelia Bortone e Paola Verde.

“Dalle stesse fonti abbiamo appreso che il Piano di Zona, vale a dire lo strumento basilare per attuare i progetti e fornire servizi essenziali ai cittadini, è fermo al palo e che attorno ai concorsi indetti dall’Ambito socio-sanitario C6 per individuare il nuovo coordinatore e due dirigenti, si è scatenata una battaglia tra sindaci ed assessori, con le due anime del principale partito del centrosinistra a fronteggiarsi a più livelli. Sempre da esponenti politici non cesani, abbiamo saputo che durante il tavolo istituzionale del 21 gennaio il delegato del Comune di Aversa ha proposto di cambiare i criteri per la composizione della commissione esaminatrice per una situazione di palese incompatibilità. Una vicenda molto seria che avremmo preferito conoscere nei modi più opportuni, vista e considerata la richiesta ufficiale di documentazione presentata il 15 dicembre dal nostro gruppo consiliare. Vogliamo essere chiari e diretti: le lotte tra correnti e le ambizioni dei singoli ci interessano davvero poco. Le uniche cose che abbiamo a cuore sono l’erogazione di servizi essenziali regolari e di qualità ai cittadini più deboli e l’inizio di una fase di rilancio dell’ambito caratterizzata dall’assoluta trasparenza negli atti e nelle procedure. Come gruppo di opposizione chiediamo ufficialmente all’assessore Guarino e al sindaco Guida di riferire in Consiglio comunale su quanto è accaduto in queste settimane. Abbiamo il diritto di conoscere lo svolgimento dei fatti nella sede istituzionale più adatta. Per dovere di informazione e nell’interesse dei cittadini che tuteleremo in tutte le sedi”.

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Redazione

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