Arzano. Carabinieri e Polizia Locale setacciano le strade del quartiere 167
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Casoria insieme a quelli della Tenenza di Arzano e del Reggimento Campania, nell’ambito di un servizio disposto dal Comando Provinciale di Napoli, hanno presidiato il quartiere “167” di Arzano e le arterie principali della cittadina.
Con la collaborazione della polizia locale, sono state identificate oltre 110 persone e controllati 89 veicoli. Sanzioni anche al cds per un importo complessivo di 3900 euro. Eseguite numerose perquisizioni domiciliari, veicolari e personali.
Durante i controlli, grazie alla collaborazione di personale specializzato ENEL, sono stati individuati allacci abusivi alla rete elettrica: 3 le persone denunciate, dovranno rispondere di furto aggravato.
Due gli ordini di carcerazione notificati ad altrettante persone: uno nei confronti di un 56enne per trasporto e smaltimento illegale di rifiuti e uno nei confronti di un 38enne, per associazione a delinquere finalizzata al contrabbando.
Il servizio straordinario, che ha avuto riscontri positivi in termine di controlli sul territorio, verrà ripetuto nei prossimi giorni.
Operazione anticrimine ad Arzano, Ruotolo: “Segnale importante dello Stato”
“La vasta operazione anticrimine di oggi contro il clan della 167 ad Arzano è un segnale importante per il ripristino della legalità in un comune che ha il record di scioglimenti per infiltrazione della mafia e dimostra la massima attenzione e impegno dello Stato per un territorio da troppo tempo sotto il ricatto e il condizionamento dei clan”. Lo afferma il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.
“Smantellare abusi edilizi, abbattere grate, blindature e simboli della narrazione della camorra, snidare chi occupa alloggi senza titolo è una prima importante risposta contro la bruttezza, la prevaricazione e il potere predatorio dei gruppi criminali. Solo poche settimane fa a colpi di stese, rivolte e richieste estorsive le strade del comune si sono trasformate in un Far West. Arzano dev’essere liberata come è accaduto per altri territori della nostra provincia, cacciare i clan è fondamentale per infondere speranza nei cittadini”.