Aversa. Problemi alla Linguiti, la rabbia dei genitori in una lunga lettera
Riaprono le scuole ma soliti problemi e monta la rabbia dei genitori degli alunni del Secondo Circolo Didattico “Linguiti” di Aversa.
Ecco la lunga lettera ove denunciano gravi disservizi nella struttura scolastica:
Siamo i genitori di alunni del Secondo Circolo Didattico “Linguiti” di Aversa, dopo l’ennesimo e ahinoi prevedibile episodio (ci siamo abituati ma ugualmente non ci arrendiamo!!) riteniamo nostro dovere, come genitori, segnalare, a tutela del diritto allo studio dei nostri figli e tanti altri bambini, l’annosa e perdurante situazione di quest’Istituto scolastico. Chiediamo voce perché crediamo sia giunta l’ora che chi di dovere si assuma la propria responsabilità e dia le dovute risposte!!! Non vogliamo più essere rimbalzati dal solito muro di gomma che, a differenza delle mura scolastiche, tiene benissimo. Siamo ancor più stufi di esser “censurati” (in perfetta similitudine con i regimi totalitari dell’est europeo o asiatici!!!) ogni qualvolta osiamo criticare l’operato di chi istituzionalmente deputato e pagato con i soldi della collettività. Prima di rappresentare i fatti recenti, riteniamo necessario riportare una breve cronistoria degli accadimenti verificatisi negli anni, sperando che la memoria ci assista. Pensiamo sia utile per dovere di cronaca e per meglio rappresentare il nostro stato d’animo.
Nel lontano, ma neanche tanto, anno scolastico 2017/2018, dopo appena due mesi di scuola, causa forte pioggia, si verificarono infiltrazioni d’acqua e si decretò la chiusura della scuola per qualche giorno con conseguenti doppi turni e rotazioni che proseguirono fino ad ultimazione dei lavori durati circa due mesi o poco più. Finiti i lavori, improvvisamente venne chiusa la scuola Sant’Agostino (sede secondaria dell’istituto) per inagibilità, ovviamente neanche il tempo di finire, si ricominciò con i doppi turni e rotazioni fino a fine anno scolastico. L’anno scolastico successivo 2018/2019, per ovviare a tali problematiche furono ricavate altre aule sfruttando spazi interni già esistenti, aule che risultarono comunque non sufficienti ad accogliere la totalità dei bambini, tant’è che alcune classi furono trasferite in altro Istituto scolastico cittadino. Ad ogni modo, anche in quell’occasione, prima della consegna definitiva delle nuove aule, non ci siamo fatti mancare le solite rotazioni. Non vorremmo annoiare ed essere ripetitivi, ma nostro malgrado le rotazioni si sono ripresentate anche l’anno scolastico successivo 2019/2020, ad onor del vero c’è da dire che durarono SOLO per una settimana. Anche in tale occasione la causa fu da attribuire ad infiltrazioni d’acqua o qualcosa di simile connesso a problemi strutturali dell’edificio. Nella parte finale di quell’anno e quello tuttora in corso….si fa per dire… (senza nulla togliere al grandissimo impegno profuso dal corpo insegnati e dai bambini per la DAD), siamo stati travolti dall’emergenza per la pandemia legata al Covid. Evidentemente ci siamo trovati di fronte ad un evento assolutamente straordinario e imponderabile, potremmo disquisire all’infinito sull’opportunità o meno di riaprire le scuole nel totale rispetto delle opinioni e pensiero altrui, ma non è questa la sede e l’argomento in questione. La scorsa primavera, prima che la scuola fosse chiusa causa Covid erano in corso i lavori per creare nuove aule sufficienti a renderla finalmente idonea ad accogliere tutti i bambini, compresi quelli ospitati da diverso tempo in altro istituto. Il lockdown determinò la chiusura di tutte le attività e, con esse, si fermarono anche i lavori a scuola. Il 4 maggio ripresero pian piano tutte le attività, soprattutto quelle legate ai servizi essenziali come l’edilizia. L’anno scolastico in corso è iniziato con comprensibile ritardo, il 17 ottobre come da ordinanza regionale (in tutto il resto d’Italia, isole comprese, è stata assicurata la didattica in presenza per la scuola primaria come da calendario nazionale, ma anche questo è un altro discorso!).
Alla ripresa siamo stati informati che le aule non erano ancora pronte, cosa ormai prevedibile, e ci sarebbero state ancora rotazioni per un breve periodo (da maggio a settembre cosa avranno mai fatto, come hanno occupato il loro tempo nella scuola?!).
La frequenza scolastica in presenza è durata purtroppo soltanto 15 gg. Nel periodo precedente il Natale, la Regione ha disposto la riapertura delle scuole ma il Sindaco ha deciso di posticipare l’apertura a causa della grave emergenza sanitaria che aveva investito il nostro territorio. A seguito di comunicazione preventiva della dirigente scolastica siamo però venuti a conoscenza che la scuola, nel caso fosse stata riaperta, non sarebbe stata in grado di assicurare il servizio di riscaldamento per la mancata revisione periodica della caldaia.
Come se ciò non bastasse, siamo stati informati che per l’ennesima infiltrazione di acqua piovana (ancoraaaaa!!! ma chi controlla la corretta esecuzione dei lavori che sistematicamente si ripetono ogni anno per i medesimi problemi?) un piano della scuola risulta inagibile, quindi, casomai avessero dato l’ok per il rientro di tutte le classi, ci sarebbero toccate nuovamente le rotazioni. Nei primi giorni di gennaio è cominciata la ripresa delle lezioni in presenza secondo i tempi dettati dal calendario regionale, hanno iniziano le prime e seconde classi e, dopo poco, le terze. Intanto i lavori per la messa in sicurezza del piano inagibile, già iniziati con ritardo, sono proseguiti a rilento a causa delle avverse condizioni meteo, con prevedibile slittamento dei tempi di consegna e nuove rotazioni all’orizzonte, cosa vuoi che sia, siamo ormai abituati abbiamo pensato!!!. La settimana scorsa l’imprevisto degli imprevisti, il Tar boccia il provvedimento regionale e anticipa il ritorno in classe di quarte e quinte, i nostri figli impazziscono di gioia… e invece no!!!; alle 21.30, quando ormai i bambini avevano già tutto pronto per l’indomani, la nostra dirigente scolastica, con innegabile tempismo, comunica che non si può rientrare a scuola per un guasto ai bagni. Ma come i bagni si sono rotti questa sera? (a noi risulta che sono rotti da mesi!).
Cos’altro dire, a pensarci bene sembra quasi un accanimento soprannaturale verso i bambini di questa scuola, una congiuntura astrale negativa, in altre occasioni avremmo addirittura pensato a una barzelletta, solo che non ci viene per niente da ridere, a voi? Ci domandiamo se esiste qualche legge speciale, regolamento comunale o scolastico che vieti l’esecuzione dei lavori, peraltro già pianificati, durante le vacanze estive… mah….! Esiste forse qualche impedimento? Vanno fatti sempre all’ultimo momento ed esclusivamente durate l’anno scolastico? Tale insopportabile e dannosa prassi consolidata da cosa dipende? Sarebbe fin troppo semplicistico portare avanti il solito giochino e addossare tutte le colpe a qualcosa di astratto come l’arcinota italica burocrazia. L’apparato statale è certamente complesso, si muove con fare macchinoso, con regole e tempi incomprensibili a noi semplici umani; ma è pur vero che è fatto di persone, perlopiù capaci ed efficienti, disgraziatamente però non sempre è così.
Non sappiamo e non sta a noi dire di chi sia la colpa, a dire il vero, non pensiamo sia da attribuire ad un singolo attore di questa incresciosa vicenda. Tuttavia, siamo fermamente convinti si tratti di un grave concorso di colpe tra le diverse amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, tecnici e amministratori, imprese esecutrici dei lavori e, non ultimo, la Dirigenza scolastica e gli organi tenuti alla vigilanza dell’amministrazione della cosa pubblica a tutela degli interessi dei cittadini. Sperando di non aver annoiato per queste righe, chiediamo scusa sin d’ora per eventuali imprecisioni sui tempi e aspetti tecnici dei fatti, vogliate considerare il presente come uno sfogo di genitori preoccupati per il futuro dei propri figli.
Alfio Guida/Vincenza de Luca
Domenico Ferrara/ Fabiana Aversano
Carlo Segreto / Grazia Lecce
Nicola Ciocio/Annunziata Mangiacapra