Campagna vaccinazione covid, Ficco: “Vaccino è soluzione ma urgente accelerare i tempi”
“Siamo assolutamente pro-vax e riteniamo che, allo stato attuale, il vaccino sia l’unico rimedio davvero efficace per debellare il coronavirus. Proprio per questo lanciamo l’allarme: se in Italia non si riuscirà a vaccinare almeno il 60-70 per cento della popolazione entro otto mesi, che poi è proprio il periodo di sicura copertura immunologica garantita dal vaccino, si rischia di vanificare l’efficacia dell’intera campagna vaccinale e quindi l’immunità di gregge. Si rischia, cioè, di mandare tutto all’aria”. Lo afferma il presidente del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco.
“Il tema – aggiunge il presidente del Saues – non è solo quello dei ritardi per ridurre drasticamente i contagi e quindi i decessi, il tema, a nostro avviso, è un altro: se la copertura immunologica è di appena 8 mesi non può essere programmata una campagna di vaccinazione di 12-14 mesi”.
“Per questo chiediamo uno sforzo straordinario, chiediamo che l’attuazione dell’intero ciclo di vaccinazione venga ultimato entro e non oltre otto mesi a partire da subito, anche in considerazione del fatto che il vaccino è efficace solo dopo la seconda somministrazione che va eseguita non prima di 20 giorni dalla prima dose”, conclude Ficco.