Comunali Smcv, Smimma sposa il progetto della Santillo

“La nostra città ha una storia fatta di cultura, di sacrifici e soprattutto fatta di cuore e passione. Un passione che i cittadini sammaritani ripongono ogni giorno in ogni azione. Per questo noi meritiamo di più. Le nostre strade meritano i più, i nostri palazzi meritano di più, le nostre famiglie meritano di più. Soprattutto meritano di più i nostri figli che ancora oggi si vedono costretti ad andare via perché il territorio non offre possibilità”. Ad affermarlo Sabatino Smimma, Caporale Maggiore Capo Scelto, già conosciuto negli ambienti politici sammaritani.

“Amministrare una città vuol dire creare le condizioni per far crescere tutti, senza nascondersi dietro gestioni passate ed errori commessi. Amministrare una città vuol dire metterci la faccia e trovare le soluzioni a problemi non limitarsi a lamentarsi di ciò che si è trovato… quando ci si candida e ci si mette in gioco si sa a cosa si va incontro e certo non può essere un alibi da usare per 5 lunghi anni. Amministrare una città vuol dire saper sfruttare le peculiarità del territorio”.

“Il nostro territorio ormai da anni vive di ricordi di glorie passate, dei tempi che furono nel bene o nel male. E intanto abbiamo perso un cinema, i negozi abbassano le saracinesche, il polo universitario si riduce, ancora abbiamo perso centri sportivi importantissimi per i ragazzi, abbiamo perso la guardia medica e in ultimo l’ospedale melorio che è diventato centro covid, e intanto le nostre bellezze invidiate e poco conosciute, continuano a restare oasi in un deserto silenzioso in cui si sentono solo voci di cittadini impegnati a sopravvivere sperando che passerà. Invece noi vorremo sentire le voci dei bimbi felici dei servizi che Santa Maria Capua Vetere dovrebbe loro offrire, vorremo sentire le voci delle nuove generazioni che decidono di restare perché trovano sbocchi lavorativi, vorremmo sentire le voci dei cittadini che partecipano alla vita sociale e culturale della città. Non è demagogia, non è un sogno, è questione di competenza, volontà e capacità. È questione di cuore. Solo chi ama questa città e chi ha vissuto le difficoltà e le possibilità che potrebbe offrire può capirla, migliorarla, amministrarla, cambiarla. Insieme si può. Per questo ho deciso di mettermi in discussione e di offrire il mio contributo alla mia città, ai miei figli, sposando il progetto di Fratelli d’Italia indicato da Gabriella Santillo. Sono convinto che insieme si può costruire qualcosa di concreto e tangibile che dia un senso a tutto quello in cui credo e vi ho appena descritto.”

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Redazione

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