Crisi, sindacati in piazza a Roma per salvare comparto sport e salute

“Oggi in Piazza Montecitorio i tanti associati alla Federazione Sindacale Sport Italia affiliata alla Confederazione CNAL hanno rappresentato la rabbia, la disperazione e la protesta di un intero comparto, imprese e lavoratori, che, nel segno della “Partecipazione e Cogestione”, contribuiscono al benessere e alla salute dell’Italia e che sono stati abbandonati, da oltre un anno dal Governo”. Sono stati i temi affrontati dal Segretario Generale di CNAL, Salvatore Ronghi, dal Segretario Nazionale e Presidente della Federazione FSSI Fabio Ronghi e Gerardo Ruberto. Ha preso la parola anche il rappresentante dei Centri Sportivi Maurizio Perazzolo. Sono intervenuti è garantito il proprio sostegno il Senatore Gasparri, l’On Barelli. È intervenuto anche Matteo Salvini che ricenerà una delegazione della sindacato subito dopo la crisi. 

I sindacati hanno consegnato al Governo e ai partiti politici un Piano straordinario per il settore definito “Sport e Salute” e che comprende centri sportivi, del fitness, delle piscine e che raggruppano lavoratori  istruttori, i personal trainer, gli assistenti bagnanti, gli addetti alla segreteria, il personale delle pulizie. Il Piano contiene anche interventi a favore delle imprese del settore in considerazione della vera “Partecipazione”, considerato che senza imprese non si crea lavoro.

Ecco i punti:

v Ristoro proporzionato alle imprese e ristoro immediato per tutti i lavoratori del comparto rimasti senza reddito, inclusi coloro che rientrano nel “Contratto Sportivo”, a chi opera in proprio (personal trainers, etc.);

v Avvio immediato di un tavolo tecnico col Governo per dare riconoscimento giuridico e poi contrattuale, teso anche ad eliminare le sacche di precarietà, al settore che va individuato in “Comparto Sport e Salute;

v Previsioni di investimenti, da inserire nel Recovery Plan, per ripristinare e ammodernare gli impianti e le attrezzature danneggiate dal prolungato fermo;

v Riconoscere una sorta di voucher, anche attraverso la detrazione fiscale, ai cittadini che, pur avendo pagato l’iscrizione ai centri sportivi, non hanno potuto usufruire delle strutture e dei servizi per la chiusura imposta dal Governo;

v Considerata la socialità delle strutture del comparto Sport e Salute, sottoscrivere  un “Patto per le Locazioni” per agevolare i relativi canoni;

v A compensazione dei mancati introiti causati dalle chiusure, per il 2021 si chiede di eliminare le accise territoriali e sull’energia.

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Redazione

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