(FOTO/VIDEO) Teverola. Celebrato il centenario del Monumento ai Caduti
Si è svolta oggi a Teverola la celebrazione in occasione della celebrazione dei 100 anni dalla morte dei militi ignoti teverolesi, in via Cavour, via conosciuta come Largo del Palazzo, al centro della quale, dopo il primo conflitto mondiale, fu collocata una stele con testa di donna incoronata, conosciuta come ‘la Regina’, in onore ai cittadini caduti per la patria.
E proprio la storia e la ricerca certosina di alcuni discenti del prof. Morra hanno fatto intendere alla popolazione che la statua del milite ignoto di Teverola sia stata la prima eccellenza in Campania. Tale monumento fu ideato da un tal Cavalier Pellegrino ed è stato un esempio dell’arte ellenica e del nostro Rinascimento artistico. Presenti alla manifestazione il generale Cagnazzo che, a inizio celebrazione, ha esternato parole di encomio a favore di un valore storico fatto di ricerca costante e di raccolta di tradizione orale, quella a cui oggi i giovani dovrebbero essere addestrati, affinchè la storia continui a rappresentare ‘una magistra vitae’.
“Mi dispiace di non vedere molti giovani alla manifestazione. Non si può apprezzare il presente se non si dà giusto valore al passato – così la dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Teverola, Adele Caputo: “La scuola statale che io dirigo rappresenta un vanto culturale per Teverola ed é più che giusto che venga coinvolta in tali iniziative”.
Proprio a tal riguardo si associano le parole del prof Giovanni Morra: “Sarebbe anche auspicabile che l’Istituto Comprensivo organizzasse attività didattiche nelle classi, rivolte a far prendere coscienza ai ragazzi del valore del nostro monumento, potendolo legare allo studio della storia e della storia dell’arte. Credo, infatti, che non bisogna sottovalutare il contributo formativo che si può dare alle giovani generazioni attraverso uno studio che parta da esempi concreti e visibili. Le materie di studio diverrebbero meno astratte e, nello stesso tempo, il patrimonio artistico e culturale acquisirebbe quel valore in più nella coscienza della gente che ne assicurerebbe maggiore tutela e conservazione”.
La mostra di un quadro, in aggiunta, con via Cavour in pompa magna, mette insieme monumenti, piazze e abitazioni teverolesi, in una miscellanea artistica, ponendo in rilievo una lapide ritraente i nomi di 14 eroici carabinieri e due abitanti trucidati il 13 settembre 1943 dai fascisti, notizia avvalorata dal dipartito giornalista Giovanni Motti nel suo libro “Podestà e poi sindaci”.
Hanno proferito la parola anche il primo cittadino teverolese, Tommaso Barbato, la presidente del nuovo comitato culturale locale, Elena Nugnes, e la professoressa Caterina Genovese. Trapassato, passato e presente a stretto giro. Questo il bello della tradizione orale.
di Ilaria Rita Motti