Gricignano. ‘No al Biodigestore’: raccolte circa 500 firme
Stamattina in piazza Municipio a Gricignano di Aversa ha preso vita il presidio e la raccolta firme contro il mega piano di costruzione di un Biodigestore nella zona Asi.
“Grazie a tutte e tutti che hanno aderito a questa prima iniziativa che vedrà per i prossimi weekend la nascita di tali iniziative anche in altri comuni e territoriali – fa sapere l’associazione Stop allo scempio ambientale -. Grazie anche all’intesa di contrarietà tra varie realtà del territorio che ancora una volta si stanno opponendo agli scellerati piano di società private come Ambyenta, di costruire su questi gia minati territori un mega impianto per il trattamento di rifiuti organici che proveranno non solo dalla provincia Casertana, ma dalla Regione e da tutto il territorio Nazionale. Come noto a tutti il territorio è sotto attacco da decenni di traffici illeciti di rifiuti nocivi, tossici e non solo a volte anche internazionali, che hanno sotterrato e bruciato con l’approvazione e complicità di patti crimonogeni tra politici, industrie ed ecomafie, spesso saltati fuori da inchieste locali e nazionali che noi Comitati denunciando abbiamo scoperto. La nostra contrarietà a tale impianto nasce non solo dalla sua effettiva nocività e pericolosità per la collettività, ma un mega impianto che dovrebbe gestire migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti non solo dalla Regione Campania aumenterà anche l’inquinamento da polveri sottili (PM10) prodotti dall’aumento del traffico dei mezzi per trasportare i rifiuti da mezzo Paese. Questi territori sono già stati più volte attenzionati e sanzionati dall’Unione Europea per il maggior numero di giorni per sfioramento dei parametri comunitari da polveri sottili (PM10), le conseguenze sono la crescita di malattie oncologiche tra la popolazione. Sappiamo benissimo, non è notizia di oggi e come dimostrato più volte, che l’Ecomafie hanno forti interessi nel business legato al trasporto dei rifiuti, soprattutto in questi territori troppo spesso dimenticati dalle politiche Nazionali e con una chiara e netta complicità della politica locale insieme a pseudo imprenditori e con la solita manodopera legata alla Camorra e i clan locali. La nostra lotta anche contro questo piano di costruzione mostruoso è appena all’inizio. Nelle prossime settimane metteremo in moto tutte le nostre energie per continuare ad informare la popolazione della gravità che nasce dalla scellerata scelta di tale ed imponente costruzione su questi territori come altrove già si sta facendo. Come Comitato Stop allo scempio ambientale abbiamo in mente altre forme per gestire i rifiuti e che risultano essere meno invasive e pericolose per un territorio già fortemente provato dai traffici di rifiuti illeciti di questi decenni, che hanno portato la zona, che è in piena Terra dei Fuochi, ad un aumento esponenziale delle malattie oncologiche. Basta business sulla nostra pelle! Basta impianti nocivi su questi territori!”.