Lusciano. Fuori dalla giunta, Mariniello: “Non si tratta di rotazione: vi spiego il perché”

Luciano Mariniello, oramai ex assessore al bilancio a Lusciano, esce allo scoperto e spiega i motivi, tramite una nota stampa, dovuti al cambio di giunta fatti dal sindaco Nicola Esposito.

“Rotazione o problema  scatenato dal post elezioni le regionali? Italia viva, prima, ha visto il gesto del primo cittadino di lusciano come la conseguenza delle scorse regionali. Il sindaco, poi, ha parlato di semplice “rotazione” di metà mandato. Qualche consigliere di opposizione, infine, ha lasciato intendere che l’assessore al bilancio andava via “perché qualcosa in termini di conti non torna”. Dove è la verità? Sono costretto a fare chiarezza. Sono stato chiamato in causa da tutti i precedenti interventi politici sul punto, e la mia Lusciano, non può non sapere. La verità, per quanto triste possa sembrare, non ha a che fare ne’ col concetto di rotazione ne con quello del momento post elezioni regionali. La rotazione, tanto sponsorizzata pubblicamente dal sindaco Nicola Esposito non è altro che la parte formale di un momento diverso e delicato. La verità è che il principio della rotazione prevede un cambio deleghe importanti, un modificare parte dell’esecutivo, un progettare, un programmare. Qui, non c’è nulla di tutto questo. Non ancora almeno! Esco solo io, oltretutto terzo eletto, senza una apparente logica tipica della rotazione.  E ci siamo chiesti perché il sindaco ha deciso di “far ruotare il solo assessore al bilancio” e soprattutto perché, il sindaco, ha trattenuto la delega al bilancio per se stesso? La verità è che io stato “preso di mira”  dal primo cittadino per aver preso le distanze dalla votazione “di 5 punti all’ordine del giorno del consiglio comunale del 28 dicembre 2020, che voi tutti troverete in streaming”. Qualcuno dice che sia sparito dagli schermi durante la votazione di questi ultimi punti, riguardanti interventi sulla rete idrica del comune di Lusciano, e per un importo totale di circa 50’mila euro. Ho contestato al sindaco l’irritualità procedurale ed amministrativa di quella votazione ed ha chiarito  al sindaco che prima del consiglio comunale del 28 dicembre 2020, vi era stato il consiglio del 30 novembre 2020. Cosa si è votato il 30 novembre? A ben vedersi, il consiglio comunale di Lusciano – ed anche questo lo troverete in streaming-  aveva votato il riequilibrio di bilancio. Proprio agli atti di quel consiglio, nero su bianco, veniva scritto dal dirigente dei lavori pubblici che non esistono  “altri debiti fuori bilancio” da quelli presentati in quella sede. Discutendo sul punto, ho chiarito a tutti i consiglieri presenti in consiglio che “gli unici debiti fuori bilancio sono quelli riportati su carta e sottoscritta dal dirigente del settore lavori pubblici”. Cosa succede invece il 28 dicembre? Dopo solo 28 giorni, dal settore lavori pubblici emergono “somme urgenti” per lavori posti in essere sul territorio di Lusciano riguardanti le mensilità di luglio e agosto per un importo di circa 50 mila euro. Mentre il sindaco mi contestava la mancata presenza alla votazione di queste somme urgenti, io faceva notare al primo cittadino la dichiarazione omissiva posta in essere dal responsabile lavori pubblici nel consiglio del 30 novembre. Perché se debiti già esistevano non sono stati dichiarati prima? Questa era la contestazione che stesso io ho mosso al primo cittadino Esposito. Perché il dirigente ai lavori pubblici aveva indotto in errore una intera squadra di maggioranza non dichiarando l’esistenza di quei debiti? Tutti, ad oggi, aspettano ancora risposte. Tutti, forse avranno avuto risposte, tranne io che mi sono visto “metter fuori” per aver contestato un “fare discutibile” del dirigente fiduciario del sindaco. Sempre nero su bianco, alla riunione di maggioranza del gruppo capeggiato da Nicola Esposito, ho dichiarato di essere “stanco del modo in cui il dirigente lavori pubblici rappresenta quell’ufficio e soprattutto di non riuscire a capire perché, ancora una volta, non si provvede a fare una gara pubblica annuale di manutenzione ordinaria della rete idrica”, come sempre richiesto dall’assessore a bilancio. Perché fare una gara annuale di manutenzione? Per evitare sprechi. Per rendere la cosa pubblica efficiente ed efficace. Per garantire assistenza pronta al territorio e a prezzi standardizzati. Paradossalmente poi, dopo nemmeno dieci giorni da questo episodio, il sindaco con ordinanza pubblicata sul sito del comune di lusciano “conferma l’incarico per un altro anno al Già dirigente ai lavori pubblici”. Tutto un po’ illogico, no?”.

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Redazione

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