Napoli. Monti: “Una delega al volontariato e terzo settore”
“Al Comune di Napoli servirebbe una delega al volontariato ed al terzo settore, serve una regia unica. E’ necessario per armonizzare gli interventi, per avere una strategia più chiara, per programmare le risorse, per garantire servizi”. Cosi il manager ed imprenditore Riccardo Maria Monti.
“I numeri del terzo settore sono imponenti, nell’area di Napoli parliamo di oltre 15000 persone impegnate, molte di più quelle coinvolte nelle più generale sfida dell’associazionismo”.
“Il mondo del volontariato è in subbuglio” dice Monti che aggiunge ”Il fondo nazionale politiche sociali, finalizzato a promuovere interventi sociali, assistenziali e sociosanitari è stato pensato 20 anni fa per aiutare in tutti i modi il terzo settore e spinge gli Enti locali a rendere più organica l’azione dei diversi ambiti di attività. A Napoli che succede? L’ennesimo rimpasto della Giunta Comunale ‘spacchetta’ le competenze in modo assurdo. Immigrazione e politiche di integrazione all’assessore al trasporto pubblico e alla mobilità, il contrasto alle povertà all’assessore alle politiche del lavoro, mentre i Centri antiviolenza ed il contrasto alle violenze di genere all’assessore alle Pari opportunità. Ma non è finita, le politiche di inclusione sociale e famiglie e minori all’assessore all’istruzione mentre le politiche per la casa all’assessore allo sport. Per finire, i Giovani all’assessore al patrimonio e ai lavori pubblici”.
“Insomma – continua- una inutile ed inspiegabile moltiplicazione dei punti di contatto, che rende la vita difficilissima alle tante associazioni che in questo momento di drammatico disagio cercano di portare sollievo e di assicurare interventi”.
“In questi anni si era sviluppato, grazie all’attivismo delle associazioni, un sistema di welfare ‘dal basso’ che adesso rischia di essere distrutto. Penso, solo per citarne alcune, ad esperienze e realtà come quella di Sant’Egidio, Save the Children e l’AltraNapoli, vicine ai bisogni. Serve una regia unica, un interlocutore riconoscibile ed autorevole, che sia più credibile ed efficiente e che metta dentro le migliori e più dinamiche esperienze dell’associazionismo” conclude.