(FOTO/VIDEO) Procida è Capitale italiana cultura 2022

È Procida la capitale italiana della cultura per il 2022. Lo ha comunicato in diretta streaming il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini al termine della selezione svolta da una giuria di esperti presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni.

La proclamazione è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini alla presenza dei sindaci delle dieci città finaliste: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania, Volterra.

“Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita” ha detto il Ministro per i beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, nel momento della proclamazione. “Oggi la designazione della Capitale italiana della cultura 2022 – ha continuato il Ministro – è un segnale per guardare al futuro. E’ un anno complicato per tutti, stiamo cercando di sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e la designazione di oggi della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, per la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia. L’ideazione della capitale italiana della cultura che risale al 2014, determina un percorso di valorizzazione di tutte le città al di là della vincitrice, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e attrattivo. Raccolgo l’invito del Presidente Baia Curioni di trovare anche un meccanismo per premiare non soltanto la città vincitrice ma anche le nove finaliste”, ha concluso Franceschini.

AMBROSINO (SINDACO DI PROCIDA): IMPORTANTE OCCASIONE DI RISCATTO

“Procida può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importate per le proprie terre”. Così il sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino.

BAIA CURIONI: PROGETTI DI GRANDE QUALITÀ, MERITAVANO TUTTI

“Meritavano tutte le 10 città finaliste. Ci hanno sfidati per la qualità. E quel che è importante è che tutti questi territori si sono affidati alla cultura per il loro sviluppo e l’idea che il patrimonio culturale sia la base stessa dello sviluppo è qualcosa di innovativo e fondamentale. Noi speriamo in un meccanismo di emulazione dei territori”. Così il Presidente della Giuria, Stefano Baia Curioni.

LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DI PROCIDA

Questa la motivazione con cui la commissione ha scelto Procida come Capitale italiana della cultura per l’anno 2022: “Il contesto dei sostegni locali e regionali, pubblici e privati, è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”. Significativa anche la valutazione del progetto, che “potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono.”

IL DOSSIER DI PROCIDA
‘Procida, La cultura non Isola’ è il titolo del dossier di candidatura che evidenzia come “la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”. 

Al titolo di Capitale italiana della cultura 2022 hanno partecipato ventotto città. A metà novembre 2021 sono state rese note le dieci finaliste. Le singole delegazioni hanno presentato i progetti elaborati per ciascuna nel corso di un’audizione pubblica, che si è svolta il 14 e 15 gennaio: sul canale YouTube del MiBACT dove è presente una playlist con la registrazione di ogni intervento.

IL TITOLO DI CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 

Istituto nel 2015 e tradizionalmente di durata annuale, il riconoscimento di Capitale italiana della cultura è stato fin qui detenuto dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena – che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di capitale europea della cultura vinto da Matera (2019) – da Mantova (2016), da Pistoia (2017) e da Palermo (2018). Non assegnato nel 2019, anno in cui Matera è stata Capitale europea della cultura, è stato attribuito a Parma per il 2020 poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. Per il 2023 saranno Bergamo e Brescia a condividere il titolo di Capitali italiane della cultura, una scelta voluta dal parlamento a favore dei territori duramente colpito dalla prima fase emergenziale.


“Immensa soddisfazione per la proclamazione di Procida Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022, una vittoria che riempie di orgoglio e che, nuovamente, valorizza un territorio del Sud e particolarmente un’isola del Golfo di Napoli, sancendo il primato del Meridione per la storia, la cultura e le bellezze naturali, che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia”. E’ quanto afferma la Vice responsabile nazionale delle Politiche per il Mezzogiorno di FdI, Gabriella Peluso.

“Procida Capitale della Cultura Italiana nel prossimo anno – sottolinea la dirigente nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni – sarà anche una grande opportunità per attrarre turismo ed economia in questa perla del Golfo di Napoli ed anche verso Napoli, la Capitale del Sud, territori che, come tutto il Mezzogiorno, necessitano di un forte rilancio e di investimenti infrastrutturali per poter dare vita a sviluppo economico e al lavoro stabile e di qualità”.


“Una vittoria per il Mezzogiorno, per la Campania e per l’intero sistema dell’accoglienza del Golfo di Napoli. La scelta di Procida come Capitale italiana della cultura per il 2022, candidatura che abbiamo sostenuto con forza, ci inorgoglisce e ci stimola. Siamo certi che sarà l’occasione per stringere legami e programmare iniziative, nel comune obiettivo di superare questo momento e tornare ad essere protagonisti della scena turistica internazionale”. Così il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, alla notizia della scelta di Procida quale Capitale italiana della cultura per il 2022, annunciata dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.


“La proclamazione di Procida Capitale italiana della Cultura 2022 è uno dei più grandi risultati che ho ottenuto da quando siedo tra i banchi del Consiglio regionale. Una battaglia per la quale mi sono speso personalmente fin dal primo giorno, lavorando gomito a gomito con il sindaco e la giunta comunale di Procida, riuscendo a coinvolgere tutte le forze politiche e facendomi promotore di una risoluzione approvata all’unanimità, che ha impegnato la Regione Campania a mettere in campo ogni sforzo e iniziativa utili per il conseguimento di questo risultato straordinario. Sono fiero di aver contribuito a rendere una delle più belle isole del nostro Paese protagonista di un evento che riporterà l’arte, la cultura, la storia e le bellezze paesaggistiche della Campania sotto i riflettori a livello nazionale e internazionale”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.

“Ora è il momento di impegnarci perché questo evento si tramuti in un successo che possa riverberarsi su tutto il territorio regionale. Dobbiamo far rete con Comuni e associazioni, istituendo percorsi fatti di tappe ed eventi tra siti e luoghi storici della Campania che saranno idealmente e fisicamente uniti all’isola di Procida. Il risultato di oggi è solo la prima tappa. Abbiamo un’opportunità enorme in un momento delicato della nostra storia e dobbiamo sfruttarla al massimo, anche per risollevare il mondo dell’arte e della cultura regionale, colpiti duramente dalla crisi pandemica. La Campania è terra di cultura e ora abbiamo l’occasione per restituirle il posto che merita”.


“Procida capitale italiana della cultura è una bellissima notizia. Sono d’accordo con tutti: sia un’opportunità concreta di sviluppo ma sia anche l’occasione per voltare pagina in fatto di politiche territoriali, per rilanciare quel diritto negato alla continuità territoriale che ha penalizzato in questi decenni tutte le Isole del Golfo. Non vorremmo, insomma, che spenti i riflettori degli eventi tutto, a partire dai trasporti, dalla sanità o dalle politiche sociali, tornasse come prima”. Lo afferma l’esponente di Forza Italia Maria Grazia Di Scala.


Un’occasione straordinaria per raccontare al mondo il made in Napoli & Campania. È il commento entusiastico di Coldiretti Campania e Napoli alla notizia della proclamazione dell’isola di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022. Le federazioni regionale e provinciale della più grande organizzazione agricola avevano aderito nei mesi scorsi all’appello del Comitato promotore, sottoscrivendo il sostegno alla candidatura con le firme di Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti, Andrea D’Ambra, presidente di Coldiretti Napoli, e Salvatore Loffreda. direttore di Coldiretti Campania e Napoli.

“Siamo convinti – spiegano i vertici della Coldiretti regionale – che questo riconoscimento premi il legame profondo tra patrimonio culturale e paesaggio, che può divenire vetrina delle eccellenze partenopee e regionali. Siamo pronti a mettere in atto ogni azione che possa cogliere tutte le opportunità legate al raggiungimento del prestigioso obiettivo. Nelle isole del golfo di Napoli, così come sulla costiera, il legame tra uomo e natura ha dato vita ad una sintesi unica al mondo, esaltata dalla letteratura, dal cinema, dall’arte. Anche gli agricoltori “eroici” e i pescatori sono custodi della bellezza e della cultura italiana. Questo appuntamento valga come spinta verso un rinnovato impegno a favore della sostenibilità e delle scelte green, oltre ad essere un grande dono per la rinascita dopo la lunga crisi generata dal covid.”


“Le buone notizie arrivano anche nei periodi più bui e la proclamazione di Procida a capitale italiana della cultura 2022 lo è senza ombra di dubbio. Questo importante riconoscimento sarà motivo di sviluppo per l’intera Regione e accrescimento del senso di comunità di tutti i campani, isolani e non: è fondamentale utilizzare al meglio la preziosa opportunità che abbiamo davanti”. Così Margherita Del Sesto e Marianna Iorio, deputate campane del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura. “In una fase difficile come questa, fare rete attraverso la cultura è un bisogno e un’ancora di salvezza: il motto ‘La cultura non isola’ scelto da Procida è perfetto per trasmettere il potere della cultura di unire e far crescere insieme. Siamo felici di poter mandare questo bel messaggio a tutto il Paese”, concludono Del Sesto e Iorio.


“Complimenti a Procida e alla sua comunità per avere ottenuto il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022. Per tutti noi e per il Paese è una grande gioia. Per la Campania simboleggia la ripresa, occasione di sviluppo economico, posti di lavoro e Pil che cresceranno, motivo per il quale in commissione Cultura della Regione Campania la Lega ha sostenuto la candidatura della nostra bellissima isola. Lavoriamo oggi per costruire insieme un futuro migliore domani”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, consigliere regionale della Lega in Campania.


“La proclamazione di Procida a Capitale della Cultura 2022 è una notizia straordinaria in un momento buio, che ci riempie di orgoglio. Ora tutti insieme al lavoro perché possa diventare un’occasione di rilancio non solo per Procida ma per la Campania intera. È un’opportunità che non possiamo sprecare”. Così in un tweet la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino.


“In un periodo tanto difficile la proclamazione di Procida Capitale della Cultura mi riempie di orgoglio e speranza per il futuro. Ottimo e ricco di eventi il programma di eventi che ha trovato l’appoggio non solo dei cittadini di Procida. Una vittoria che non appartiene soltanto alla piccola isola campana, ma tutte le comunità che fortemente hanno sostenuto e collaborato affinché Procida divenisse Capitale della Cultura 2022. ‘La cultura non isola’, questo lo slogan che mai come in questo momento la dice lunga sul momento e su quanto tutti stiamo vivendo.” Così il deputato del Movimento 5 Stelle Salvatore Micillo.


“Soddisfazione per il riconoscimento all’isola di Procida, “Capitale Italiana della Cultura 2022″. La valorizzazione del patrimonio culturale italiano ed in particolare della Campania sia  benzina per il motore della ripresa. Elemento imprescindibile per ritrovare la giusta strada per la nostra regione e per tutti i territori fortemente rappresentativi di tradizioni ed identità”. Così il deputato campano della Lega Gianluca Cantalamessa.


“La nomina di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022 è un magnifico segnale per guardare al futuro con positività nell’anno della ripartenza. Afferma Titta Fiore, Presidente della Film Commission Regione Campania.  Il progetto costruito intorno all’isola come luogo di aggregazione, sperimentazione e conoscenza si è rivelato vincente, così come l’idea della cultura intesa come laboratorio sociale e non solo patrimonio. La Campania si è stretta a sostegno di Procida in una proposta articolata e corale per un successo di cui siamo tutti orgogliosi”.

“Il successo di Procida ci riempie di gioia e soddisfazione per il lavoro svolto dal Comitato Promotore Procida 2022 che ha saputo valorizzare un progetto di lungo termine e uno sguardo volto all’innovazione” – dichiara Maurizio Gemma, Direttore della Film Commission Regione Campania. Le tante adesioni di artisti raccolte in video dalla FCRC e i filmati che abbiamo realizzato, sono ispirati alla grande capacità di fare rete e alla visione che già nel titolo della candidatura, “La cultura non isola”, trova la sua espressione più felice ed efficace”.

Titta Fiore e Maurizio Gemma commentano con entusiasmo la scelta del MIBACT di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. La Film Commission Regione Campania ha infatti supportato la candidatura dell’isola con la produzione del cortometraggio di presentazione “Procida. L’isola che non Isola” con la voce narrante dell’attrice Lucianna De Falco e la regia di Simona Cocozza e Samantha Cito. La FCRC ha inoltre accompagnato Procida con una promozione social dal titolo “La cultura non isola”, coinvolgendo moltissimi personaggi dello spettacolo e della cultura campani come gli attori Toni Servillo, Marco D’Amore, Massimiliano Gallo, Cristina Donadio, Luisa Ranieri, Francesco Di Leva, Ludovica Nasti, Elisa Del Genio, Libero De Rienzo, Andrea Renzi, Maria Pia Calzone, Fru e Fabio Balsamo di The Jackal, e gli scrittori Maurizio de Giovanni e Valeria Parrella, che hanno sostenuto l’isola con i loro video messaggi.


Ha ricevuto il supporto di oltre 300 artisti, tra cui Toni Servillo, Luisa Ranieri e Gigi D’Alessio. Ha coinvolto realta’ trasversali come l’Universita’ Federico II e la Camera di commercio. E’ stata sostenuta da tutte le istituzioni territoriali, Citta’ metropolitana di Napoli e Regione Campania in primis. E oggi Procida ce l’ha fatta, ha vinto il titolo di Capitale italiana per il 2022, unica isola tra le dieci finaliste selezionate dalla giuria del Mibact presieduta da Stefano Baia Curioni. Il dossier abbraccia 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali, senza dimenticare la rigenerazione urbana di alcune strutture del territorio, dal carcere borbonico di Palazzo d’Avalos alla chiesa di San Giacomo.

“Non si tratta di un mero programma culturale, ma di una visione strategica di cambiamento che vede la cultura al centro per i prossimi dieci anni”, ha spiegato all’agenzia Dire Agostino Riitano, direttore della candidatura e gia’ autore del programma culturale di Matera Capitale europea della Cultura 2019. “Anche quella fu un’esperienza incredibile, una pagina importante di cambiamento”, ha ricordato. E poi all’estero, con Tirana Capitale europea dei Giovani. “Oggi con questa vittoria per Procida mi sento a casa- ha detto- mi considero un cervello in fuga che trova la possibilita’ di fare il suo meglio dove e’ nato, un uomo del sud che ha scelto di stare al sud”. Una possibilita’ che “arriva in un momento difficile, ci sentiamo la responsabilita’ di essere un punto di riferimento per ripartire. Nella consapevolezza che cio’ che viene considerato minore e’ anche profetico. Questa vittoria di Procida e’ la profezia del cambiamento culturale del Paese”.

Le azioni presentate nel dossier “sono tantissime”, fatte di “progetti complessi, processi di trasformazione urbana e inclusione sociale. Il tema- ha tenuto a dire infine Riitano- non e’ trasformare l’isola in un luogo di eventi, in una Disneyland, ma di cambiamento. Procida sara’ il punto centrale che si allarghera’ ai Campi Flegrei e a tutta la Campania, insieme alle forze del territorio. Non lasceremo nessuno escluso”. Oltre alla Federico II e alla Camera di commercio di Napoli, Procida Capitale della Cultura 2022 coinvolgera’ anche l’Orientale e l’istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’universita’ della Campania Luigi Vanvitelli, l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e diversi partner privati come istituti bancari e compagnie di navigazione.

“Il budget complessivo e’ di 4 milioni 150mila euro, compresi il milione che arrivera’ dal Mibact grazie a questa vittoria e il forte sostegno della Regione Campania, oltre al Comune e agli enti privati che siedono nel Comitato promotore”, ha spiegato alla Dire l’assessore al Turismo di Procida, Leonardo Costagliola. “La Regione ha sempre considerato questo progetto importante e fondamentale per il rilancio di tutta la Campania. E in effetti al centro del dossier ‘La cultura non isola’ c’e’ proprio l’idea di mettere in contatto tutte le citta’ e tutti coloro che vogliono lavorare mettendo la cultura al centro. Questo- ha aggiunto- e’ un tema a cui teniamo tantissimo, perche’ riteniamo che la cultura possa rilanciare l’economia e il turismo per tutta la Campania, e Procida fara’ da apripista”.

Da sempre “multietnica per natura grazie alla dimensione marittima”, Procida mette l’inclusione “alla base”. E poi l’ambiente, con una serie di azioni – alcune gia’ partite – a favore della sostenibilita’, come la campagna per la decarbonizzazione dell’isola, che rendera’ Procida carbon free. Dal punto di vista della rigenerazione urbana, sono in programma interventi per la Chiesa di San Giacomo e quella di Santa Margherita, oltre a Palazzo d’Avalos, “che e’ una struttura enorme e per questo avviare i processi non e’ facile- ha spiegato l’assessore- ma con questa vittoria ci sara’ naturalmente una accelerazione”.

Grazie a “elementi di attrattivita’ e qualita’ di livello eccellente” riconosciuti dalla giuria, il dossier di Procida ha battuto quelli di Cerveteri, Ancona, Bari, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. “E’ stata una selezione severa- ha detto il presidente della giuria, Stefano Baia Curioni- Tutte le citta’ meritavano di vincere, perche’ le proposte erano di straordinario livello. Questo consente di condividere innanzitutto una buona notizia: lo sviluppo sulla base culturale sta diventando patrimonio comune, pratica progettuale concreta. Abbiamo finalmente superato la stagione dei giacimenti e del petrolio, ora la cultura e’ davvero pensata come pane quotidiano. La Costituzione qui vive”.

Prima dell’isola campana, il titolo e’ stato assegnato alle citta’ di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015, a Mantova nel 2016, a Pistoia nel 2017 e a Palermo nel 2018. Per il 2020 la Capitale doveva essere Parma, ma a causa del Covid 19 il titolo e’ stato prorogato al 2021. Il Parlamento ha stabilito poi che il titolo di Capitale italiana della cultura 2023 sara’ conferito in via straordinaria a Bergamo e Brescia, citta’ maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica.

“Questo e’ un anno molto complicato per tutti noi, per il turismo e per la cultura che stanno attraversano un deserto. Stiamo cercando di sostenere tutti e continueremo a farlo fino alla fine dell’emergenza”, ha detto il ministro Dario Franceschini subito prima di annunciare su Zoom la citta’ vincitrice. “Ma nel 2022 il mondo e l’Italia saranno tornati alla normalita’ e questo gli operatori lo devono sapere: cultura e turismo torneranno imponenti e fortissimi, attraversando tutto il territorio e riproponendoci anche una serie di problemi che in parte hanno motivato anche l’idea di Capitale italiana della Cultura nata nel 2014 con l’inizio del percorso per Matera Capitale europea. Ci accorgemmo che quel processo aveva valorizzato tutte le citta’ che avevano partecipato, mettendo in campo un progetto di valorizzazione. Cosi’- ha ricordato Franceschini- abbiamo pensato di istituire la Capitale italiana, un’idea vincente che e’ cresciuta anno per anno”.

Sollecitato da Baia Curioni, Franceschini ha poi annunciato di lavorare nei prossimi anni a un meccanismo che premi tutte le finaliste. “Come negli Oscar- ha detto- dove ci si fregia anche per la candidatura e non solo per la vittoria”. Intanto, ha concluso il ministro, “complimenti a Procida che ci accompagnera’ nell’anno della ripartenza e della rinascita”. 

 
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Redazione

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