Crisi, Ruocco: “Gravi rischi per i risparmiatori soprattutto al Sud”

La crisi pandemica, assieme al divario cronico tra Nord e Sud, sta esponendo risparmiatori e mercati a gravi rischi, soprattutto nel Mezzogiorno. Occorre intervenire urgentemente per riequilibrare le divergenze territoriali, il ‘Recovery’ ha questa funzione ed in Parlamento stiamo lavorando su questo fronte. Abbiamo fatto luce sulle differenze di spesa pubblica, nel corso della mia presidenza in Commissione Finanze alla Camera, i dati che sono emersi sfatano i luoghi comuni e ci dicono che oggi il meridione spende meno del Nord Italia. Da queste differenze andrà considerata una pianificazione di spesa più equa per i prossimi anni”. Lo ha detto Carla Ruocco, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario intervenendo al webinar “Crisi pandemica: Andamento dei mercati e tutela dei Consumatori”, promosso dalla Commissione Tutela del Risparmio Gestito dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta.

“I commercialisti sono il riferimento di ogni attività economica. Nel corso della pademia – ha evidenziato Moretta – abbiamo assistito consumatori e imprese nella gestione di bonus e ristori, senza alcuna interruzione, rispondendo anche alle richieste della pubblica amministrazione. Auspichiamo nella nuova vision del neo premier Draghi ad un maggior coinvolgimento dei professionisti per individuare soluzioni efficaci per il sistema fiscale e previdenziale.

Dal canto suo Vincenzo Tiby (consigliere dell’Odcec Napoli e delegato alla Commissione Tutela del Risparmio Gestito) che ha sottolineato come “il DL 23/2020 si è occupato prevalentemente di ristrutturazione del debito. Si è persa una importante occasione per modificare e integrare la Legge 3/2012, nota ai più come ‘legge antisuicidi’, nonché per migliorare il ‘Codice Crisi Impresa e Insolvenza’, provvedimento semplicemente prorogato nella sua entrata in funzione al 1° settembre 2021. Sono necessarie misure strutturali – ha aggiunto Tiby -, considerando la larga diffusione di nano-microimprese, piccoli studi professionali, nel nostro sistema socio-economico e soprattutto individuare il sistema adeguato per ‘rottamare’ i debiti tributari con lo scopo di garantire un’adeguata ripresa ed incoraggiare nuovi investimenti produttivi”.

Secondo Liliana Speranza (consigliere dell’Ordine dei commercialisti napoletani) “la forte incertezza sulle prospettive economiche globali ha innescato forti turbolenze sui mercati finanziari che, a livello mondiale, si sono riflesse in picchi in discesa e in un incremento della volatilità, mai registrati nella storia economica delle grandi crisi finanziarie. Una situazione che ha determinato una condizioni di incertezza generalizzata – ha aggiunto Speranza -, che consolidato il ruolo centrale dei commercialisti quali promotori della sostenibilità degli investimenti e del risparmio. Sono in arrivo 209 miliardi di euro per la ripresa, un’opportunità per la crescita delle imprese per offrire un business sempre più solido, per superare tutte le sfide del futuro”.

Per Achille Coppola (segretario nazionale dei commercialisti italiani) “le attività di mediazione creditizia sono precluse ai commercialisti. Purtuttavia le analisi dei mercati finanziari e degli investimenti rientrano nelle nostre tipicità operative. Per questo abbiamo presentato questo lavoro realizzato dal Cndcec analizzando il caso history “Assicurazioni Generali”, anche alla luce della costituzione del ‘Centro Studi Investitori Istituzionali’, allo scopo di creare opportune figure professionali specializzate per indirizzare investimenti.

Ai lavori, coordinati Luigi Guadagni (presidente della Commissione Tutela del Risparmio Gestito) hanno partecipato anche Eduardo Muzio (Banca Patrimoni Sella), Alfonso Maria Cecere (Università degli Studi di Napoli, dipartimento di Giurisprudenza), Paolo Zamparelli (associato Partner EY SpA) e Gianfranco Tortorano (dottore commercialista) che ha presentato il lavoro svolto in collaborazione con il Cndcec “Il caso Assicurazioni Generali”.

I relatori in particolar modo si sono soffermati sull’andamento dei mercati nazionale ed internazionale e della solidità delle scelte strategiche alternative legate ai nuovi settori produttivi oggetto dei finanziamenti del ‘Recovery plan’, nonché sulla tutela dei consumatori in un mercato denso di incertezze ed insidie.

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Redazione

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