(FOTO) La Storia di Aversa. Le chiese scomparse…

Aversa e gli Aversani… da sempre contraddistinti per la bravura di saper distruggere, occultare e infangare la loro storia.

Ad Aversa si è abbattuto di tutto e di più e in tutte le epoche e non solo per ignoranza. Anche per bramosia e avidità di danaro.

Più mi immergo dentro la storia e più mi rendo conto dell’immane scempio che ha subito la nostra città specialmente nel XX secolo.

Molti storici si sono prodigati per lasciarci almeno un ricordo dei nostri monumenti e della nostra storia. Uno su tutti Gaetano Parente, senza del quale oggi non avremo nemmeno quel poco che abbiamo.

In tempi piu’ moderni si sono dedicati con passione illustri studiosi come Leopoldo Santagata, Giovanni Motti, Gaetano Capasso, Enzo di Grazia… ma come dicono i fratelli Lagina (si pronuncia Laghina) nella famosa serie televisiva “il Tesoro di Oak Island” […] “noi vogliamo la X sulla mappa”. Orbene l’unica studiosa che effettivamente ai giorni nostri ha fatto un lavoro scientifico e metodico utilizzando le competenze professionali è stata la Professoressa Giuseppina Amirante, detta Giosi; ordinario di Storia dell’architettura presso la Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” della Seconda Universita’ degli Studi di Napoli.

Grazie al lavoro degli studiosi di cui sopra ma soprattutto della Amirante oggi siamo in grado di scrivervi queste pillole di storia.

Dunque dicevamo che ad Aversa vi è stato il saccheggio dei monumenti spesso a scopi privati. Torrini abbattuti per costruire garage, si è costruito sulle mura, si sono usucapiti beni della collettività… ma addirittura ci sono state delle chiese completamente abbattute di cui per alcune non ne esiste più nemmeno il ricordo.

Alcune di queste si trovano nell’area dell’EX OPG dove si decise di fare tabula rasa per fare spazio all’Ospedale Giudiziario.

Sant’Andrea

SANT’ANDREA – Nasceva di fronte lo storico palazzo Ventagliano della Valle nella omonima piazza ivi esistenza e fu completamente abbattuta per costruire delle abitazioni di proprietà della Curia Vescovile. Una delle più antiche, già citate nel codice di San Biagio nel 1154. Era in stile gotico e dava il nome al borgo. Aveva tre navate con grandi arcate. Secondo antichi documenti nella chiesa doveva essere stato sepolto Angelo Labello Tartaglia decapitato dinanzi la chiesa di San Paolo nel 1421.

SAN GENNARO – Nel 1563 le case di Ottaviano Mormile furono trasformate in Chiesa e Monastero per le Clarisse. la tela raffigurante San Gennaro (mediocre secondo il Parente) era di scuola Luca Giordano. Il complesso fu abbattuto e l’area è inglobata quasi totalmente nell’ex OPG. Esisteva vico San Gennaro che attraversando l’attuale OPG collegava via San Francesco di Paola all’area dell’attuale piazza Cirillo. In realtà si narra anche di un’altra precedente chiesa di San Gennaro di origine Normanna di cui forse se ne ritrova qualche labile traccia di fronte la ex Caserma dei Vigili del Fuoco.

SAN FRANCESCO DI PAOLA – Nasceva nel 1558 per testamento dell’Aversano Bernardino Lopez. Sorgeva dove adesso vi è l’omonima strada. A pochi passi sia da Sant’Andrea, da San Gennaro e dal Carminiello. abbattuta e Inglobata totalmente nell’area dell’OPG. Nel 1808 divenne alloggio militare e successivamente affittato a Gennaro Martino di Trentola per 30 ducati annui ad uso stalla. Divenne carcere nel 1812. Fu ristrutturata nel 1849.

Carminiello

CARMINIELLO – Nasceva nella piazza antistante l’ex OPG. “Poco lungi da Porta Incorreglia”. La chiesa nacque nel 1597. Ospitava un dipinto venuto fuori dalla costruzione di un muro nel 1698. (da non Confondersi con il Carminiello di Torre Bianca inglobato probabilmente nell’immobile dei frati Scalzi in Via Torrebianca).

ABBANDONIAMO L’AREA DELL’EX OPG

Vi sono altre due chiese di cui non se ne trova più traccia.

SANT’ELIGIO- Situata in Via Roma di Fronte la Chiesa della Madonna di Casaluce è quella abbattuta pi di recente negli anni 50. E’ l’unica della cui esistenza abbiamo una prova fotografica. L’anno preciso di costruzione non si conosce. Sicuramente Angioina. Era una chiesa ospedale e ospitava la statua di San Nicola di Bari ora custodita presso l’annunziata. Servi specialmente per curare gli ammalati di peste durante le epidemie.

Santa Caterina

SANTA CATERINA – Nasceva dove oggi c’è lo stabile che fa ad angolo tra via Roma e Via Lamarmora. Pochissime le notizie. Si trova traccia dell’esistenza di questa struttura, forse una edicola religiosa di generose proporzioni dove venivano celebrate anche delle messe. Come si evince in un documento del 7 maggio 1621 e in una sentenza per pena capitale per impiccagione eseguita li davanti nel 1701.

Sant’Audeno

SANT’AUDENO – antichissima e di costruzione Normanna. Situata nello slargo di via Domenico Cimarosa. Ne resta traccia solo dell’antico ingresso. Di disegno gotico era intitolata ad uno dei santi Prediletti dai Normanni. Risulta già cadente nel 1597. Poi restaurata in modo incompleto nel 1694. I registri battesimali terminano nell’anno 1706, dopodichè fu diruta e abbattuta perchè pericolante.

SAN CARLO BORROMEO- Chiesa con chiostro. Esiste una diatriba sulla collocazione precisa di questa chiesa. Il parente ci narra che i suoi resti erano presenti nel giardino della famiglia Angelino nel 1811. Il primo Sindaco di Aversa però non ci spiega bene il luogo. Infatti viene da pensare alla proprietà Angelino in Piazza Vittorio Emanuele angolo via Cavour. Ma alcuni sostengono che tale immobile si trovasse invece nell’attuale via Gugliemo Sanfelice prima intitolata ai Crociferi il cui ordine, appunto, era in detto convento. L’immobile sarebbe stato definito “le Crocelle”. Conferma di tale ultima ipotesi ci viene data  dalla Prof. Amirate nel suo famoso libro “Aversa dalle Origini al Settecento”.

di Stefano Montone

Redazione

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