Governo Draghi, Ronghi: “Attuare ‘partecipazione e cogestione’” per lavoro di qualità”
“Il premier incaricato Mario Draghi ha ritenuto, legittimamente, convocare solo alcune Confederazioni sindacali che sono sicuramente maggiormente rappresentative, ma anche responsabili dell’attuale stallo delle relazioni sindacali, del rapporto lavoratore-impresa e corresponsabili della crisi del mondo del lavoro”. E’ quanto ha affermato il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi, che ha scritto una lettera al premier incaricato.
“Abbiamo inviato a Draghi la nostra proposta di riforma delle parti sociali e per far fronte all’emergenza lavoro rilanciando, innanzitutto, la priorità della dignità del lavoro e l’esigenza di prorogare fino al 31 dicembre il blocco dei licenziamenti per avere il tempo di comprendere quali sono quelle aziende ormai fuori mercato e riconvertirle per salvaguardare l’occupazione ma anche il sistema industriale italiano” – sottolinea Ronghi.
“Abbiamo trasmesso al premier incaricato la nostra proposta per quella che è la prima riforma che va attuata in Italia per regolare il rapporto sociale e dare slancio al mondo del lavoro e dell’impresa: l’attuazione degli artt. 39 e 46 della Costituzione” – continua Ronghi – per il quale “il riconoscimento della personalità giuridica dei sindacati non è più procrastinabile e servirebbe ad imporre, laddove non viene rispettata, la trasparenza e il rispetto degli scopi di tali associazioni. In un momento di grande crisi economica del Paese, urge dare attuazione alla partecipazione e alla cogestione dei lavoratori nelle imprese. Un principio affermato dalla nostra Costituzione, ma rimasto inattuato, al contrario di quanto avvenuto in ben 21 Paesi della Comunità Europea”.
“Con la partecipazione e la cogestione, si porrebbe anche fine all’enorme spreco finanziario determinato dal sostentamento di migliaia di aziende decotte e fuori mercato, puntando finalmente su imprese vere e competitive e capaci di creare lavoro stabile e di qualità” – evidenzia Ronghi, che conclude:
“come Confederazione sindacale rappresentativa di numerose ed importanti categorie, chiediamo a Draghi di esprimere la propria posizione su questi fondamentali temi e di mettere in campo un’azione di governo che si fondi sul valore del lavoro e della coesione sociale”.